Oggi vi consigliamo Prospettive di un delitto, in onda su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) alle 21.15.
Il Presidente degli Stati Uniti Henry Ashton (William Hurt) si trova a Salamanca, in Spagna, per partecipare a un summit politico tra leader occidentali e arabi, volto a promuovere un trattato internazionale contro il terrorismo globale. Alle 12.20 il sindaco di Salamanca introduce il Presidente degli Stati Uniti, che sale sul palco nella Plaza Major per tenere il suo atteso intervento. Nella piazza gremita di persone un cecchino spara al Presidente, scatenando il panico tra la folla. Pochi minuti dopo si avverte un’esplosione lontana, poi una bomba esplode nella piazza, uccidendo diverse persone. A questo punto gli avvenimenti vengono mostrati da otto diverse prospettive, corrispondenti a otto persone che a vario titolo erano presenti in quel luogo in quei momenti.
Si comincia con Rex Brooks (Sigourney Weaver), la produttrice dell’emittente Global News Network, che dirige la copertura televisiva dell’evento all’interno di una regia mobile. Poi c’è l’agente dei servizi segreti Thomas Barnes (Dennis Quaid), tornato in servizio dopo essere stato colpito da un attentatore circa un anno prima nel tentativo di salvare la vita del presidente Ashton. Con lui c’è il collega Kent Taylor (Matthew Fox). Il terzo testimone è Enrique (Eduardo Noriega), un poliziotto spagnolo incaricato di proteggere il sindaco di Salamanca, moderatore dell’evento. Quindi Howard Lewis (Forrest Whitaker), un turista americano in vacanza in Spagna, impegnato a filmare l’evento per mostrarlo ai suoi figli quando tornerà a casa. Il quinto punto di vista è quello del Presidente Ashton, mostrato prima del suo arrivo nella piazza, quando viene avvisato dall’Agenzia di sicurezza nazionale di un possibile attentato. Infine c’è il punto di vista del terrorista Suárez (Saïd Taghmaoui) e dei suoi complici, alcuni insospettabili, responsabili dell’attentato.
Perché vedere Prospettive di un delitto
Il film parte bene e si rende più che credibile fino ad una trentina di minuti dalla fine in cui ha inizio il gioco d’azione farcito di inseguimenti semi-realistici.
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