Il Teatro Massimo celebra Santa Rosalia con un concerto straordinario

Il Teatro Massimo celebra Santa Rosalia con un concerto straordinarioIl Teatro Massimo di Palermo apre la stagione estiva con un evento straordinario. Domenica 22 giugno alle 21:00 va in scena “Canto per Santa Rosalia” in Sala Grande. Inoltre, l’appuntamento celebra il quattrocentesimo anniversario del primo Festino dedicato alla Santuzza.

Prima assoluta per Maria Chiara Casà

Il concerto presenta la prima esecuzione mondiale di “CantVs. Canto per Santa Rosalia”. Pertanto, la compositrice Maria Chiara Casà firma un’opera commissionata appositamente dalla Fondazione. Inoltre, il programma include raffinati brani corali di Gabriel Fauré.

La giovane compositrice siciliana ha creato un lavoro che unisce sacro e profano. Infatti, l’opera riflette l’essenza del Festino palermitano, celebrazione religiosa e festa popolare insieme.

L’ispirazione della compositrice

Maria Chiara Casà racconta il suo legame speciale con Palermo e il Festino. “Ho solo ricordi positivi dei miei anni vissuti a Palermo”, dichiara la compositrice. Inoltre, ricevere la commissione dal Teatro Massimo è stato per lei un grande onore.

La scrittura dell’opera ha rappresentato un processo profondamente introspettivo. Quindi, Casà ha cercato di far convergere le due anime della celebrazione rosaliana. L’opera parte da un mormorio di folla lontana che si trasforma in preghiera.

Salvatore Punturo dirige cori e solisti

Il Maestro del Coro Salvatore Punturo guida l’ensemble vocale del Teatro Massimo. Dal 2022 ricopre questo prestigioso ruolo nella Fondazione palermitana. Inoltre, dal 2003 dirige il Coro di voci bianche del teatro.

Punturo vanta una formazione musicale di altissimo livello. Infatti, si è diplomato in pianoforte con lode al Conservatorio di Palermo. Inoltre, ha perfezionato gli studi con maestri come Boris Petrushanskj.

Un cast di eccellenza

I solisti del concerto rappresentano il meglio del panorama vocale siciliano. Pertanto, il soprano Gabriella Barresi, il mezzosoprano Loredana Megna e il contralto Maria Rosalia Gottuso interpretano le pagine di Fauré. Inoltre, il tenore Gianmarco Randazzo completa il quartetto vocale.

Damiana Li Vecchi si aggiunge come mezzosoprano solista per “Le Ruisseau” di Fauré. Quindi, Biagio Di Gesù porta sul palco le tradizionali vanniate del Festino.

Il programma: tra sacro e profano

La serata musicale si articola in due pannelli tematici distinti. Prima di tutto, le composizioni sacre di Fauré esprimono il fervore religioso. Inoltre, le pagine profane esplorano diversi aspetti della vita umana.

Le opere sacre di Fauré

Il repertorio sacro include capolavori come “Ave Maria op. 67” per coro femminile. Inoltre, “Maria, Mater Gratiae op. 47” e “Ave Verum e Tantum Ergo op. 65” completano la prima parte. Pertanto, la “Messe Basse” per coro di voci bianche aggiunge delicatezza al programma.

Il “Tantum Ergo op. 55” per tenore solo e coro chiude la sezione religiosa. Quindi, Gianmarco Randazzo interpreta questa pagina di intensa spiritualità.

La dimensione profana

La seconda parte del concerto presenta brani di carattere più mondano. Infatti, “Le Ruisseau op. 22” per mezzosoprano e coro femminile apre questa sezione. Inoltre, il celebre “Madrigal op. 35” e il “Cantique de Jean Racine op. 11” arricchiscono il programma.

“Les Djinns op. 12” porta in scena atmosfere esotiche e misteriose. Infine, la celeberrima “Pavane op. 50” conclude il concerto con eleganza raffinata.

Maria Chiara Casà: talento siciliano in ascesa

La compositrice nata a Canicattì nel 1994 rappresenta una delle voci più interessanti del panorama musicale contemporaneo. Inoltre, il suo linguaggio spazia dall’avanguardia al minimalismo, dal neotonalismo allo spettralismo.

Casà ha ricevuto commissioni da teatri italiani e europei. Pertanto, le sue opere sono pubblicate da prestigiose case editrici come Casa Musicale Sonzogno e Universal Edition. Inoltre, ha firmato colonne sonore per cinema e teatro, inclusa la serie “Boris 4” distribuita da Disney+.

Un evento che celebra la tradizione palermitana

Il concerto “Canto per Santa Rosalia” rappresenta molto più di un semplice spettacolo musicale. Infatti, celebra quattro secoli di devozione e tradizione popolare palermitana. Inoltre, il Teatro Massimo conferma il suo ruolo di custode della cultura siciliana.

L’evento unisce tradizione e innovazione attraverso la musica contemporanea di Casà. Pertanto, la prima esecuzione assoluta di “CantVs” segna un momento storico per il teatro palermitano. Quindi, il 22 giugno promette di essere una serata indimenticabile per tutti gli appassionati di musica e cultura siciliana.

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