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Mostre: ‘Invisibile visibile’ di Maria Giulia Cherubini a Palazzo del Pegaso di Firenze

Mostre: ‘Invisibile visibile’ di Maria Giulia Cherubini a Palazzo del Pegaso di Firenze Mostre: ‘Invisibile visibile’ di Maria Giulia Cherubini a Palazzo del Pegaso di FirenzeUna mostra suggestiva che, partendo dai colori, da materiali della terra natale dell’artista, porta all’attenzione un tema che anche la politica è chiamata ad affrontare: quello di dare voce a chi non ne ha, di rendere visibili gli invisibili. Con queste parole il presidente dell’assemblea legislativa regionale ha presentato ‘Invisibile visibile’, l’esposizione di Maria Giulia Cherubini, inaugurata questa mattina nello spazio espositivo ‘Carlo Azeglio Ciampi’ (via de’ Pucci 16, Firenze) che, dopo la pausa estiva, riprende a ospitale le opere degli artisti toscani.

Massese, Maria Giulia Cherubini rappresenta ed è interprete del territorio apuano, come ha ricordato il presidente della commissione Affari iIstituzionali del Consiglio regionale: le sue opere, ha detto, sono la testimonianza di un pensiero, di una comunità, dell’invisibile che diventa visibile attraverso l’arte ed è un orgoglio portarle in questo spazio espositivo, nel cuore della nostra regione.

L’esposizione raccoglie 21 lavori, tra sculture, pitture e bassorilievi a cui si aggiunge l’installazione ‘Gli invisibili’, composta da 24 ritratti. Le opere sono realizzate con tecniche e materiali diversi come terracotta e tessiture a telaio o a mano che, come ha spiegato Francesca Giovanelli, critica d’arte e curatrice della mostra e del catalogo, “venivano utilizzati dalle donne fin dall’antichità”. “Attraverso di essi – ha continuato – Maria Giulia Cherubini realizza opere che contengono al loro interno i vissuti dell’artista e del suo territorio, si concentrano sugli invisibili, sugli ultimi, sulle persone dimenticate, per poi affrontare i temi più universali legati alla memoria collettiva”.

In questo progetto – ha spiegato la stessa autrice – ho raccolto una serie di lavori in cui ho dato materialità al mio pensiero cercando di rendere visibili argomenti come le catastrofi ecologiche che affliggono il pianeta e gli invisibili di tutti i ceti sociali di oggi e del passato. In molti si girano dall’altra parte per non vederli e il mio lavoro vuole anche essere un invito a guardare e a entrare nel loro dolore, attivando le nostre risorse per trasformarle in speranza, connessione, consapevolezza”.

Presente all’inaugurazione anche l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara, che ha ribadito come il messaggio della mostra sia quello di portare all’attenzione del pubblico le emergenze sociali che hanno bisogno di essere rilevate e risolte.

Rosaria Bonotti, direttrice artistica del premio letterario internazionale San Domenichino, ha infine sottolineato l’intreccio tra il tessuto delle opere di Maria Giulia Cherubini e le trame di testi letterari. “Il titolo stesso della mostra – ha detto – richiama alla memoria la frase del Piccolo Principe: l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore. Così i lavori di questa artista sono ricchi di cuore, e ci chiedono di traguardare e di passare a una lettura e a una comprensione più profonda, a un linguaggio universale che è quello dell’umanità”.

L’esposizione sarà visitabile fino al 10 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; il sabato dalle 10 alle 13.

Maria Giulia Cherubini è laureata in Architettura a Roma, vive e lavora come artista nei pressi di Massa, ai piedi delle Alpi Apuane. È ideatrice e curatrice, all’interno dell’associazione “Il Filo, la Pietra, la Fornace”, della rassegna “Arte per la Pace” dedicata all’eccidio di Forno (MS). Vari concorsi e premi nazionali, numerose rassegne ed esposizioni, personali e collettive, hanno ospitato le sue opere, una delle quali fa attualmente parte della Collezione della Regione Toscana.

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