Domenica 4 settembre in Cile si vota per la nuova Costituzione che – se approvata – andrebbe a sostituire quella scritta durante la dittatura di Pinochet. Arrivare a questo voto è costato anni di proteste, scontri, vite. È un voto incerto, il primo obbligatorio per la popolazione e che porterà quindi alle urne persone che non hanno mai votato, dato che storicamente in Cile l’affluenza elettorale è bassa. Inoltre, più del 90% dei soldi investiti da privati è per la campagna del “rechazo”, il rifiuto, foraggiata anche da una strategia di fake news diffuse attraverso le reti sociali sulla nuova Costituzione come, per esempio, che permetterebbe l’aborto fino al nono mese di gravidanza. I sondaggi, di solito poco affidabili in Cile, per ora danno il rifiuto come opzione più probabile. A Radio3 Mondo, venerdì 2 settembre alle 11 su Rai Radio 3 Anna Maria Giordano ne parlerà con Elena Basso, giornalista freelance, membro del, CGP (Centro di Giornalismo Permanente), in collegamento da Santiago del Cile.
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