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Oggi in TV: “Le isole scozzesi con Ben Fogle”

Oggi in TV: "Le isole scozzesi con Ben Fogle" Oggi in TV: "Le isole scozzesi con Ben Fogle"Ritorno a Taransay

Nell’episodio della serie “Le isole scozzesi con Ben Fogle” in onda sabato 23 settembre alle 14:55 su Rai 5, Ben Fogle ritorna a Taransay, l’isola dove oltre 20 anni fa ha preso parte al programma televisivo “Castaway.” Durante la sua visita, esplorerà le meraviglie delle isole scozzesi e incontrerà persone locali che condivideranno con lui le loro esperienze e la loro fede.

Ben inizia visitando la splendida Luskentire Beach a Harris e si unisce ai membri della comunità locale per scoprire come l’isolamento dell’isola dalla frenetica vita urbana sostenga la santità del Sabbath protestante e come questa tranquillità influisca sulla fede e il culto. A Tarbert, incontra Abdul, un ex biochimico musulmano che vive nella township. Abdul rivela come i valori della sua fede siano in armonia con l’etica protestante tradizionale di Harris e come, dopo 20 anni sull’isola, si senta più vicino a Dio che altrove.

Attraversando l’istmo dell’isola verso Lewis, Ben trascorre una notte di solitudine e riflessione in una scogliera Bothy con vista sull’Atlantico prima di unirsi a Norma Macleod per una nuotata in acque selvagge dalla spiaggia di Bosta. Norma, che ha recentemente affrontato una diagnosi di cancro, utilizza il nuoto in acque fredde per riportare equilibrio a mente, corpo e spirito.

Durante la visita alle misteriose pietre erette di Calanais, Ben apprende del mito locale secondo cui le grandi lastre sono giganti trasformati in pietra per essersi rifiutati di convertirsi al cristianesimo. Per approfondire la conoscenza sulla fede precristiana di Lewis, Ben parla con l’archeologo Ian McHardy e insieme scalano un faraglione alto 40 metri, dove venivano bruciate pire funerarie 7000 anni fa.

Infine, a Stornoway, Ben scopre come la tragedia dell’Iolaire, il peggior disastro marittimo del Regno Unito in tempo di pace dopo il Titanic, abbia influenzato la fede dell’isola. Incontra Margaret Ferguson, un’artista che dipinge i ritratti di tutte le 201 vittime e spiega come il suo lavoro stia contribuendo a guarire una comunità dopo un secolo di lutto silenzioso.

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