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Oggi in TV: “Questo secolo: 1943 e dintorni” Su RaiPlay il programma di Enzo Biagi del 1983

Oggi in TV: "Questo secolo: 1943 e dintorni" Su RaiPlay il programma di Enzo Biagi del 1983 Oggi in TV: "Questo secolo: 1943 e dintorni" Su RaiPlay il programma di Enzo Biagi del 1983È uno dei più importanti programmi di approfondimento storico firmati da Enzo Biagi: da venerdì 8 settembre Rai Teche propone su RaiPlay “Questo secolo: 1943 e dintorni”, andato in onda in dieci puntate dal 4 ottobre al 5 novembre 1983 su Rai 1. L’8 settembre 1943 rappresentò uno spartiacque nel secondo conflitto mondiale e nella storia italiana: il proclama dell’armistizio da parte del capo del governo Pietro Badoglio, succeduto a Mussolini da poco più di un mese, colse il Paese impreparato e la gran parte delle forze armate allo sbando. Alcuni storici hanno in seguito utilizzato l’espressione “morte della patria” per identificare quel difficile passaggio delle vicende nazionali.

Nel quarantennale dell’evento, la scelta di Biagi fu di allargare lo sguardo all’esperienza complessiva degli ultimi due anni di guerra, così come vissuta dalla propria generazione.

La ricostruzione era affidata ai filmati, alle foto, ai manifesti dell’epoca e alle parole dei tantissimi testimoni. Accanto a storici di fama internazionale sfilavano dunque davanti alle telecamere Rai personaggi di primo piano della politica (Giulio Andreotti, Gian Carlo Pajetta), della cultura (Alberto Moravia, il premio Nobel Isaac Singer), della scienza (Emilio Segrè), dello spettacolo (Pietro Garinei, Steno), ma anche tante altre figure “minori”. Lo stesso Biagi, dichiarando fin dall’inizio la propria appartenenza generazionale a quell’incandescente momento storico, proponeva una serie di sue “autointerviste” per inquadrare, con la complicità del regista Luciano Arancio, i vari episodi toccati nel corso della trasmissione.

Infine, dove non potevano arrivare i documenti e le testimonianze, il programma cercava di restituire l’atmosfera del tempo con l’aiuto della voce di Milva, interprete della sigla “Nottegiorno” scritta da Paolo Conte, dei balletti di Carmen Russo su alcuni dei più noti motivetti degli anni ’30 e ‘40, ma soprattutto delle pagine del libro “Lettere di condannati a morte della Resistenza europea” lette da Piera Degli Esposti.

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