Dai mobili alla pasta: il successo del Made in Italy è anche questione di design, una vera e propria “firma” della nostra creatività. Se ne parla a “Officina Italia”, il settimanale della Tgr curato da Paolo Pardini, in onda sabato 22 maggio alle 11.30 su Rai3. Ospite di Claudia Mondelli, Luciano Galimberti designer e presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale, che assegna il Compasso d’Oro, l’oscar mondiale del settore, per fare il punto anche sul Salone del Mobile di Milano, dopo le polemiche che hanno rischiato di far saltare l’appuntamento più importante al mondo. Ma, alla fine, il prossimo settembre sarà il primo grande appuntamento economico italiano dopo la pandemia.
In sommario, un viaggio nella storia e nella realtà di alcuni storci marchi del Made in Italy che il mondo ci invidia, a partire dal Friuli dove un’azienda artigianale ha rilevato uno dei marchi iconici delle radio e dei giradischi degli anni ‘70, ed è tornata a realizzare prodotti a mano. A grande richiesta – e nonostante il prezzo proibitivo – il giradischi progettato dai fratelli Castiglione, vera icona del design italiano, è entrato anche nelle case di David Bowie e Francis Ford Coppola.
A Napoli, invece, c’è un pastificio che ha vinto il Compasso d’Oro per il design della sua pasta, così come lo ha vinto – in tutt’altro campo – una firma storica del design automobilistico torinese.
Obiettivo anche sulle Marche dove grandi architetti hanno firmato i divani e le poltrone di uno dei marchi più famosi al mondo, e sul Trentino dove, dopo la tempesta che ha abbattuto 42 milioni di alberi nei boschi delle Dolomiti, tre giovanissimi hanno dato vita, con il legno recuperato, a casse acustiche di design. E, per ogni cassa venduta, un albero viene ripiantato.
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