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Oggi in TV: Tgr Officina Italia – Su Rai3 i mestieri della voce

Oggi in TV: Tgr Officina Italia - Su Rai3 i mestieri della voce Oggi in TV: Tgr Officina Italia - Su Rai3 i mestieri della voceConta ancora avere una bella voce? Alla vigilia del Festival di Sanremo, “Officina Italia” – il settimanale della Tgr curato da Paolo Pardini, in onda sabato 27 febbraio alle 11.30 su Rai3 – va alla scoperta dei mestieri della voce, cominciando dall’industria del canto. Ospite della puntata, condotta da Claudia Mondelli, è Sergio Cerruti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani.
Obiettivo sugli investimenti delle case discografiche, in un mercato ormai solo digitale: nei primi sei mesi dello scorso anno i numeri dicono che il mercato è stato in crescita del 2 per cento con un valore di 88 milioni di euro. Ed è boom del digitale che dà un ricavo dell’86 per cento, in crescita del 20 per cento rispetto al 2019, mentre è in secco ribasso il compact disc che cala di oltre il 50 per cento rispetto al primo semestre 2019. “Resiste” il caro e vecchio Lp, il vinile, con un 5 per cento del mercato.
Causa Covid, crescono anche gli audiolibri: a Milano “Officina Italia” visita la sede di una multinazionale per vedere come si realizzano gli audiolibri per le principali case editrici italiane.
Obiettivo, inoltre, sulle scuole dove si diventa professionisti del doppiaggio, un antico mestiere della voce nato negli anni 30 e che è sempre stato una caratteristica importante del nostro cinema; e sul teatro. Fermo da un anno, il mondo del palcoscenico si mobilita con iniziative diverse: l’attrice Lucilla Giagnoni già con nel primo lockdown cercò di reagire leggendo in streaming ogni sera un canto di Dante e ora, fino al 25 marzo in seconda serata su Rai5, interpreta tutta la Divina Commedia.
Chi lavora con la voce sono anche i traduttori. Solo a Bruxelles al Parlamento europeo ne lavorano più di 600: 24 lingue diverse e la necessità di una traduzione in simultanea. Un’azienda pugliese ha elaborato un software che rielabora le traduzioni vocali e le trasforma in testo automaticamente per supportare il lavoro dei parlamentari europei.
Ma la voce e la musica non esistono se una persona ha perso la capacità di udire. Per ridare l’udito a chi lo aveva perduto in guerra un militare inglese fondò a Milano un’azienda ancora leader nel mondo e oggi un audioprotesista ha una laurea e buone prospettive di lavoro.

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