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Oggi torna l’appuntamento con “Cento, un secolo di radio”

Ricordo di Enzo Tortora

Oggi torna l’appuntamento con "Cento, un secolo di radio"

Umberto Broccoli ricorderà il conduttore radiofonico e televisivo Enzo Tortora nella puntata di “Cento, un secolo di radio“, in onda venerdì 12 aprile alle 17.05 su Rai Radio 1. Considerato tra i padri fondatori della televisione italiana, Enzo Tortora entra in radio, in Rai, a ventitré anni. In quello stesso periodo fanno il loro ingresso Piero Angela, Luigi Marsico (con cui Tortora lavora a Torino) oltre a, come direttore del giornale radio, Vittorio Veltroni. Tre anni dopo gli viene affidato lo spettacolo radiofonico “Campanile d’oro”. Si ascolterà la voce di Enzo Tortora da diversi contributi audio tratti da: ‘La telefonata’, a cura di Angelo Sabatini, Programma Nazionale, 3 maggio 1982; ‘Videoflash’, Programmi televisivi commentati da critici e protagonisti, a cura di Giorgio Guarino e Giuseppe Nava, regia di Claudio Sestrieri, Radiodue, 19 novembre 1978; ‘Tifosi, patiti e fans’, Secondo Programma, 3 aprile 1959 e  ‘Ponte Radio’, a cura di Sergio Giubilo, Programma Nazionale, 27 maggio 1967. Infine, con lo spazio dedicato ogni venerdì alla voce del mattatore radiofonico si ascolterà Vittorio Gassmann che legge una lettera a Cinecittà, da ‘Gran Varietà’, Secondo Programma, 4 ottobre 1966.
Il 6 ottobre 2024 la Radio compie cento anni. Un secolo di parole e note iniziato con un annuncio storico di Ines Viviani Donarelli. In questi anni la Radio ha accompagnato gli italiani diventando un asse portante della cultura del Paese, ne ha raccontato la storia stimolando nei suoi ascoltatori la curiosità e la conoscenza. Negli archivi della radiofonia si conservano le voci e le note che hanno accompagnato da sempre la scenografia del racconto. Attraverso la narrazione di Umberto Broccoli, il ruolo della Radio dalle sue origini ai giorni nostri: gli anni Quaranta, la Guerra e il dopoguerra, la nascita della Televisione e il moltiplicarsi di mezzi, linguaggi e infine format che ancora oggi la vedono competitiva e vincente. Un racconto di Umberto Broccoli.

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