L’avventura
di Giovanni Truppi
La nave di Teseo Editore
In questo libro di Giovanni Truppi, l’avventura è il filo conduttore intorno a cui si dipana il racconto di un viaggio, nel quale riecheggiano immortali versi di canzoni e il respiro del mare.
La musica e il paesaggio marino sono, infatti, i due temi di questo viaggio reale e non immaginario e l’autore ci fa “vedere” i luoghi che via via incontra per recarsi a esibirsi con la sua band, tramite accurate descrizioni, riferimenti storici e commenti.
È un viaggio strano, perché “il mondo è stato rivoltato da un disastro muto che, là dove non ha portato morte e impoverimento, ha costretto molti a confrontarsi con il senso e le priorità della propria esistenza”. Ovviamente, Giovanni Truppi fa riferimento alla pandemia e, leggendo le sue osservazioni, non possiamo non pensare con nostalgia alle folle oceaniche dei concerti pre- Covid e non provare tanta amarezza se si fa un confronto con la realtà attuale degli spettacoli, nei quali le presenze sono contingentate e ridotte al minimo.
La musica e il mare sono dunque i protagonisti di questo libro, che non è un romanzo, ma ne ha tutte le caratteristiche, perché vi abbondano i personaggi e le loro storie, i ricordi, le paure e i sogni. Non mancano le riflessioni su problematiche sociali, come il problema degli sfruttati nei campi o dell’edilizia selvaggia che deturpa la bellezza delle coste.
Da acuto osservatore e con un linguaggio colloquiale e a volte poetico, Giovanni Truppi ci conduce con questo suo libro da Ventimiglia a Trieste, creando in noi la voglia di ripercorrere l’Italia in tutta la sua lunghezza e di visitare (o rivisitare) i luoghi descritti, per rendersi conto di quanto siamo fortunati a vivere in una penisola che si allunga nel Mediterraneo ed è testimone di grande bellezza, pur coi problemi che tutti sappiamo e che l’autore del libro puntualizza, col piglio del giornalista.
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