Stasera in tv "5000 anni e più. La storia dell'umanità"
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Stasera in tv “5000 anni e più. La storia dell’umanità”

Gli assi del volo: 1914 – 1916

Stasera in tv "5000 anni e più. La storia dell'umanità"

 

La Grande Guerra vista dall’alto, con gli occhi dei grandi assi dell’aviazione. “Gli assi del volo” – in onda martedì 309 gennaio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia per “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, con Giorgio Zanchini – accende i riflettori su questi uomini, le cui azioni resero delle vere e proprie star in un periodo cruciale per l’aviazione come quello che va dal 1914 al 1918. Nel primo episodio, introdotto e contestualizzato dal professor Mauro Canali, il biennio 1914-1916: le stelle popolari dell’epoca si chiamano Richthofen, Guynemer, Fonck, Udet e Mannock che plasmano il corso della Prima Guerra Mondiale, mentre gli aerei migliorano e il numero di vittime aumenta. Ma la fama e il successo iniziano a logorare questi piloti, che attirano il risentimento dei soldati semplici destinati a morire a migliaia ogni giorno.

La guerra aerea ha giocato un ruolo importante nella prima guerra mondiale. La distinzione della guerra aerea come componente a sé del conflitto dipende dal fatto che questo periodo vide per la prima volta l’uso su vasta scala dell’aeroplano come strumento strategico e tattico. Per la prima volta, inoltre, emersero le specialità della ricognizione, della caccia e del bombardamento, per le quali furono costruiti aeroplani dedicati.

L’impiego operativo dell’aereo come fattore preponderante di superiorità nei conflitti fu teorizzato dall’italiano Giulio Douhet, che in un suo scritto del 1909 sottolineò per la prima volta che il dominio bellico dell’aria sarebbe stato altrettanto importante di quello delle rotte marittime. Nel 1911 gli italiani in Libia utilizzarono per primi la nuova arma come mezzo di ricognizione e di offesa durante la Guerra italo-turca. Il 23 ottobre il capitano Carlo Maria Piazza fu l’autore della prima ricognizione tattica, mentre il 1º novembre il sottotenente Giulio Gavotti eseguì da un velivolo il primo bombardamento a mano della storia a bassa quota.

Appuntamento imperdibile.

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