Giallo
Negli esseri umani, il colore giallo viene percepito attraverso dei coni (che sono delle cellule fotorecettrici presenti sulla retina dell’occhio) appositamente deputati a distinguere i colori. Esistono tre tipi di coni nell’occhio umano: S, M e L. Ciascuno di questi tipi percepisce un particolare intervallo di colori e la percezione dei singoli colori nasce dalla combinazione dei diversi stimoli. In particolare il colore giallo è associato ad una stimolazione dei coni L molto maggiore rispetto alla stimolazione dei coni M (mentre i coni S non ricevono stimolo dal giallo).
La percezione del colore giallo è differente tra gli esseri umani e gli animali. Ad esempio i ragni, potendo percepire solo il colore verde e colori nell’ultravioletto, non percepiscono il colore giallo. Non percepiscono il colore giallo neanche i gamberi, il polpo, il calamaro, il coniglio e il ratto.
Nell’ambito dell’elettronica, prima dell’avvento degli schermi a colore, il giallo non poteva essere visualizzato attraverso gli schermi in bianco e nero. A partire dall’introduzione delle tecniche di cinematografia a colori (come il processo Kinemacolor del 1908 e il successivo Technicolor del 1916), è stato possibile visualizzare nello stesso schermo elettronico diverse sfumature di colori, tra cui anche il giallo, utilizzando diverse codifiche del colore, tra cui quelle indicate di seguito.
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