In anteprima per l’anniversario della strage
Fettarappa, una delle voci più determinanti della nuova drammaturgia e della scena italiana, riflette su quell’episodio con lo sguardo di un giovane di oggi, nato sedici anni dopo la strage, ponendosi profondi interrogativi rispetto alla drammaticità ancora evidente dell’accaduto, e all’ancor più angosciosa assenza di una verità.
Niccolò Fettarappa, classe 1996, è laureato in filosofia. Nel 2019 scrive “Apocalisse Tascabile”, che debutta in scena nel 2020. Lo spettacolo ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra quelli più attenti alla nuova scena italiana. Nel 2022 porta in scena “Solo Quando Lavoro Sono Felice”. Nello stesso anno per Rai Radio 3 realizza una versione radiofonica di “Nel mio bagno di sangue”. Nel 2023 debutta con “La Sparanoia – Atto unico senza feriti gravi purtroppo”, e nel 2024 firma la drammaturgia e la regia, insieme a Nicola Borghesi, di “Uno spettacolo italiano”, con cui condivide anche la scena. In questi suoi lavori l’autore mette in luce il disagio della sua generazione, il distacco dalla politica e dal coinvolgimento attivo in ambito sociale, l’impossibilità di elaborare una qualche forma di protesta orientando in maniera attiva la rabbia che appartiene a tanti giovani di oggi, con un linguaggio continuamente bilanciato tra disillusione, amarezza e ironia.
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