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Stasera in tv i Nocturne, omaggio a Massimo Pradella

Il Nocturne Op.60 di Britten

Stasera in tv i Nocturne, omaggio a Massimo Pradella

A due anni dalla scomparsa di Massimo Pradella (23 ottobre 2021), direttore d’orchestra e violinista italiano, Rai Cultura propone il Nocturne Op.60 di Benjamin Britten da lui diretto nel 1976 all’Auditorium del Foro Italico di Roma con l’Orchestra Sinfonica di Roma della Radiotelevisione Italiana, in onda lunedì 23 ottobre alle 17.40 su Rai 5. Protagonista del concerto – che venne realizzato in collaborazione con il British Council – anche il tenore Philip Langridge.

Pradella studiò pianoforte con la madre e violino con lo zio, Giorgio Senigaglia. Si diplomò giovanissimo in pianoforte (con Zecchi) in violino (con Principe) e in composizione (con Petrassi) al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Dapprima violinista e compositore, si dedicò alla direzione d’orchestra su esortazione di Bruno Walter. Dal debutto nel 1954 a Roma iniziò un’attività concertistica che lo portò in tutta Europa, in America e in Asia. Dal 1959 al 1990 fu direttore stabile alla RAI (Orchestra Sinfonica di Torino, Orchestra Scarlatti di Napoli, Orchestra Sinfonica di Roma).

Si dedicò in particolar modo all’esecuzione di musica del Novecento. Collaborò con noti solisti come, ad esempio Arrau, Kempff, Kogan, Fournier, Accardo, Ughi, Pollini, Horszowski, Kirkpatrick.

Presidente onorario dell’Anpi di Roma per essere stato un Volontario della libertà, staffetta partigiana a Garbatella.

Subito dopo la Liberazione di Roma divenne volontario nel Corpo Volontari della Libertà, il ricostituito esercito italiano che operò a fianco degli Alleati. Inizia a frequentare La Villetta e strinse amicizia con Cosmo Barbato giornalista di “Vie Nuove”; riscosse successi che lo portarono a diventare Direttore dello stabile dell’Orchestra della Rai di Torino e della Scarlatti di Napoli. E’ morto a 96 anni a Roma e come ha ricordato il neo eletto presidente dell’VIII Municipio, Ciaccheri, se n’è andato «senza aver mai cessato di farsi combattente con la sua voce, le sue idee, la memoria di cui si è fatto ingranaggio».

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