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Stasera in TV: “La cultura rompe le sbarre”. Al Festival di Spoleto 2022, lo sguardo Rai sul carcere

Stasera in TV: "La cultura rompe le sbarre". Al Festival di Spoleto 2022, lo sguardo Rai sul carcere
Al Festival di Spoleto 2022 lo sguardo Rai sul carcere
«La pena deve tendere alla rieducazione del condannato», afferma l’articolo 27 della Costituzione. In questa prospettiva, che orienta interamente la vita in carcere, le attività culturali, formative e di studio rivestono un ruolo centrale. Con il progetto “La cultura rompe le sbarre” la Rai, prima azienda culturale del Paese, ha voluto rivolgere il suo sguardo e la sua azione verso il mondo delle carceri per adulti e per minori, mettendo a disposizione del ‘mondo prigioniero’ la propria esperienza e produzione culturale. In questa chiave, Rai Per la Sostenibilità – che proprio in questi giorni ha raccolto l’eredità di Rai Per il Sociale – sarà presente al Festival dei Due Mondi 2022 di Spoleto con più iniziative.
Giovedì 7 e venerdì 8 luglio, prima della messa in scena dello spettacolo “Tempo libero” della Compagnia teatrale #SineNomine del carcere di Spoleto, verrà proiettato sul grande muro del carcere stesso un video sul backstage dello spettacolo. Un racconto corale sul senso di fare teatro e cultura in un luogo come il carcere: per imparare la fatica dell’impegno e del lavoro di gruppo, per riflettere sulle proprie scelte e azioni, per tornare alla vita libera diversi da come si era entrati.
Sabato 9 luglio, sarà dedicato a ‘Lo Sguardo sul mondo difficile del carcere’, in un gioco di specchi tra realtà e finzione, a partire da due prodotti d’eccellenza della Rai: “Ariaferma”, il film di Leonardo Costanzo ambientato in un carcere in via di dismissione dove detenuti e poliziotti penitenziari si trovano accomunati da una situazione che fa saltare barriere e regole; “Mare fuori”, la fiction Rai di grande successo che racconta la vicenda di alcuni giovani in un istituto penale minorile. I ragazzi del cast di “Mare fuori”, impegnati in un ruolo difficile e nuovo per loro, dialogheranno a distanza con altri ragazzi che stanno vivendo proprio la realtà del carcere minorile. Seguità una tavola rotonda serale con la partecipazione di Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Chiara Pellegrini, direttrice del carcere di Spoleto-Maiano; Cira Stefanelli, del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità; Cristiana Farina, ideatrice e sceneggiatrice di Mare fuori. A loro si aggiungerà Jack Folla, un dj nel braccio della morte, che si rivolgerà direttamente al Festival di Spoleto, con un suo intervento sulla cultura e la vita. Nel corso di tutto il Festival e fino a settembre è allestita, a 40 anni dal primo spettacolo teatrale rappresentato fuori con la partecipazione di detenuti, la mostra “Je est un autre”, realizzata con il sostegno della Rai e con l’inserimento di servizi della Rai proprio sul teatro in carcere. – Giovedì 7 e venerdì 8 ore 21.00, presso il carcere di Spoleto-Maiano, proiezione di Tempo libero sul backstage dell’omonimo spettacolo realizzato dalla Compagnia #SineNomine insieme a oltre sessanta detenuti della Casa di reclusione.
– Sabato 9 Cinema Sala Pegasus
ore 11.00 – 13.00 proiezione di Ariaferma;
ore 16.00 – 17.45 Proiezione di Mare fuori. Al termine il confronto con la sceneggiatrice e alcuni attori del cast e gli interventi raccolti tra i giovani del carcere minorile.
ore 18.00 – Tavola rotonda ‘Lo sguardo sul difficile mondo del carcere’ con Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Chiara Pellegrini, direttrice del carcere di Spoleto-Maiano; Cira Stefanelli, del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità e Cristiana Farina, ideatrice e sceneggiatrice di Mare fuori; inoltre il contributo straordinario di Jack Folla, un dj nel braccio della morte.

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