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Stasera in TV: L’Italia della Repubblica – Il centrosinistra

Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Il centrosinistra Stasera in TV: L'Italia della Repubblica - Il centrosinistra Il 5 marzo 1953 muore Josif Stalin. L’Unità titola: “Stalin è morto. Gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e il progresso dell’umanità”. Ma nel 1956, con il XX congresso del Pcus, ha inizio la destalinizzazione e quello stesso anno l’Urss invade l’Ungheria. Questo è il contesto in cui matura il distacco (in Italia) del Psi dal Pci che segna la fine del “frontismo” e l’inizio della linea “autonomista” del partito di Nenni. La Dc, al potere da più di dieci anni, può pensare per la prima volta ad un’apertura a sinistra, ma i tempi non sono ancora maturi. Sarà necessario passare per il “trauma” del governo Tambroni, un monocolore Dc appoggiato dal Msi che provocò proteste e durissimi scontri in tutto il Paese, in particolare a Genova e Reggio Emilia. Un periodo ricostruito da “L’Italia della Repubblica” in onda mercoledì 27 luglio alle 22.40 su Rai Storia.
Nel 1962, all’VIII congresso Dc, il segretario Aldo Moro convince la maggioranza del partito ad aderire al progetto del centrosinistra. Si forma così un nuovo governo Fanfani, composto da Dc, Pri e Psdi, con un programma concordato con il Psi che avrebbe sostenuto singoli progetti legislativi. Sono anni in cui si realizzano importanti riforme come l’istituzione della scuola media unificata e la nazionalizzazione dell’industria elettrica. Tutto ciò, scongiurata la catastrofe nucleare durante la crisi di Cuba, avviene in un contesto internazionale di distensione. Sono gli anni di Kruscev e Kennedy, anni in cui anche la Chiesa inizia un percorso di apertura alla modernità e di confronto con realtà esterne al mondo cattolico. In questo orizzonte si collocano le due encicliche di Giovanni XXIII e la convocazione del Concilio Vaticano II. Il 4 dicembre 1963, guidato da Aldo Moro, nasce il primo governo con la partecipazione diretta dei socialisti, che verrà denominato “centrosinistra organico”. Composto da Dc, Psdi, Pri e Psi con la vicepresidenza di Nenni, è in questo momento l’unico esecutivo europeo con la presenza attiva di un partito di sinistra.

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