Vai al contenuto

Stasera in TV: “Rai Teche e “La bomba. 2 agosto 1980, la strage dell’umile Italia””. A “Speciale Tg1” Silvia Avallone rilegge le storie di quel giorno

Stasera in TV: "Rai Teche e "La bomba. 2 agosto 1980, la strage dell'umile Italia"". A "Speciale Tg1" Silvia Avallone rilegge le storie di quel giorno Stasera in TV: "In prima tv "Bologna 2 agosto 1980"". Su Rai Storia (canale 54) un racconto corale della strageUn sabato italiano qualunque, sulla via per le vacanze. Gente colpita all’improvviso in un giorno di ferie: sono le 10.25 del 2 agosto del 1980 una bomba esplode alla stazione di Bologna: i morti sono 85, 200 i feriti. Nel quarantesimo anniversario della strage, Rai Teche – da un’idea di Andrea Di Consoli – ricorda quei giorni con un documentario realizzato tutto internamente con materiali audiovisivi di quelle prime ore tragiche e concitate, aggiungendo a quelle immagini preziose un testo narrativo originale scritto e letto appositamente dalla scrittrice Silvia Avallone, autrice di romanzi bestseller tradotti in tutto il mondo come “Acciaio”, che da quasi vent’anni vive a Bologna. E’ il documentario “La bomba. 2 agosto 1980, la strage dell’umile Italia”, con la regia di Emilia Mastroianni, in onda stasera alle 23.40 su Rai1 per “Speciale Tg1”.

Il testo della Avallone, delicato e poetico allo stesso tempo, racconta destini, coincidenze, sfortune, sogni e cadute di donne comuni, che in quel giorno afoso d’estate si ritrovarono catapultati nella Storia, ora soccombendo, ora salvandosi per puro caso. Il romanzo televisivo della Avallone accompagna le immagini, i rumori, le voci e le musiche che la regista Mastroianni ha montato restituendo tutta la potente emotività di quelle ore confuse e insanguinate.

Silvia Avallone è nata nel 1984, e dunque di quella strage non ha memoria diretta, ma – sollecitata a immergersi nei materiali dell’archivio Rai, e chiamata dal suo sempre più forte legame con Bologna – ha sentito forte l’urgenza di scrivere un testo che ha grande valenza letteraria, sentimentale e civile. La bomba non entra in un nessun modo nella complessa vicenda giudiziaria e nelle tante piste inquirenti sui moventi della strage. Al contrario, è una fotografia postuma di quelle prime ore, di quello smarrimento che immediatamente trascina in una spirale di sgomento l’intero Paese.

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend