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Stasera in TV: The Woodstock Diaries

Stasera in TV: The Woodstock Diaries Stasera in TV: The Woodstock DiariesI tre giorni di “pace e musica rock” che nell’agosto del 1969 – a Bethel – hanno rivoluzionato per sempre la storia della musica e del costume: sono i giorni del leggendario concerto di Woodstock che rivivono nel documentario in tre parti “The Woodstock Diaries”, proposto da Rai Cultura in versione integrale e in lingua originale lunedì 30, martedì 31 dicembre e mercoledì 1 gennaio alle 23.45 su Rai5.

Era il Ferragosto del 1969 quando in una fattoria a nord di New York, a Bethel, un esercito pacifico e vitale di oltre mezzo milione di ragazzi diede corpo e anima a Woodstock, la tre giorni di “pace, amore e musica”, che dal 15 al 18 agosto accolse una trentina fra band e solisti che sul palco spaziarono tra tutti i sound dell’epoca, regalando performance epocali come quelle di Santana e Joe Cocker, Janis Joplin e The Who, Sly Stone e Jimi Hendrix. Realizzate da Chris Hegedus, Erez Laufer e D. A. Pennebaker, quest’ultimo tra i registi musicali più apprezzati del nostro tempo, le tre puntate del documentario formano un diario veritiero e articolato dell’evento. Ai filmati originali dell’epoca, girati da Michael Wadleigh (una curiosità: al montaggio c’era un giovanissimo Martin Scorsese), si alternano interviste più recenti agli organizzatori – realizzate a 30 anni di distanza dai giorni di Woodstock – che descrivono aneddoti, avvenimenti e ricordi di quello straordinario happening.

Una celebrazione della musica, della pace, della controcultura giovanile, ma anche l’affermazione di un’intera generazione di giovani e delle loro idee sulla musica e sulla politica. Moltissime le immagini proposte e le performance di nomi che hanno scritto le più belle pagine della storia del rock: Jimi Hendrix, Joe Cocker, Joan Baez, The Who, The Band, Arlo Guthrie, Crosby, Stills & Nash, Richie Havens, Janis Joplin, Santana, Sly and the Family Stone e Jefferson Airplane sono solo alcuni dei grandi artisti che arricchiscono le tre puntate del documentario.

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