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Stasera in tv torna l’appuntamento con Abbado e Beethoven

La Seconda e la Settima Sinfonia con i Berliner

Stasera in tv torna l'appuntamento con Abbado e Beethoven

Nell’ambito dell’omaggio a Claudio Abbado, a dieci anni dalla morte, Rai Cultura continua a proporre la sua interpretazione delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven da lui dirette nel 2001 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia alla testa dei Berliner Philharmoniker, Nell’appuntamento in onda giovedì 29 febbraio alle 21.45 su Rai 5 – con la regia tv di Bob Coles – protagonista la Sinfonia n.2 in re maggiore op.36 e la Sinfonia n.7 in la maggiore op.92.

Il concerto è preceduto, alle 21.15, dallo Speciale prodotto in collaborazione con L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Fondazione Abbado e Rai Teche “Abbado, artista di progetto” che si propone di raccontare Abbado attraverso quattro punti salienti: l’educazione musicale, musica e cura, arte e ambiente, costruire ponti. Regia tv di Roberto Giannarelli.

Nel 1959 Abbado debutta a Trieste come direttore sinfonico. Nel 1960 dirige Maria d’Alessandria di Giorgio Federico Ghedini al Teatro Verdi di Trieste. Lo stesso anno fa il suo esordio alla Scala, dirigendo alcuni concerti tenutisi alla Piccola Scala e dedicati al terzo centenario della nascita di Alessandro Scarlatti. Nel 1962 dirige L’amore delle tre melarance al Teatro Verdi di Trieste.

Per il Teatro La Fenice nel 1962 dirige un concerto con Pietro Grossi al violoncello nel cortile di Palazzo Ducale e un concerto con Alexis Weissenberg al pianoforte al Teatro La Fenice; sempre nello stesso anno dirige alla Fenice di Venezia due concerti con al pianoforte Aldo Casati con musiche di Beethoven, Brahms e Rachmaninov, nel 1963 un concerto con Tito Aprea al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e un concerto con Weissenberg con musiche di Prokofiev, nel 1964 con Nikita Magaloff al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e con Weissenberg.

Nel 1963 conquista il Premio Mitropoulos della New York Philharmonic (ex aequo con Pedro Calderon e Košler, direttori più anziani e affermati, al tempo).

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