Stasera in tv torna l’appuntamento con Diario Civile

Pietro Scaglione, la prima vittima

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Il 5 maggio 1971, il Procuratore della Repubblica di Palermo, Pietro Scaglione e l’autista Antonio Lo Russo percorrono in auto via dei Cipressi quando vengono affiancati da una Fiat 850 dalla quale alcuni killer esplodono due raffiche di mitra. Scaglione e Lo Russo muoiono sul colpo. Il magistrato come ogni mattina, anche quel tragico 5 maggio del 1971, si era recato al cimitero di Palermo per far visita alla tomba della moglie Concetta, scomparsa da qualche anno. Sarebbe stato uno degli ultimi giorni di vita siciliana per Scaglione, che era già stato destinato a ricoprire le funzioni di Procuratore Generale a Lecce. Una storia raccontata da Giovanna Massimetti in “Pietro Scaglione, la prima vittima”, con un’introduzione dell’allora Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, in onda venerdì 23 maggio alle 22.10 su Rai Storia per “Diario Civile”.
Quello di Scaglione fu il primo delitto di un uomo delle istituzioni da parte di Cosa Nostra, il primo magistrato a essere assassinato. Nell’editoriale del Corriere della Sera pubblicato all’indomani dell’omicidio, Alberto Sensini scrive: Il caso Scaglione segna un confine che non può essere oltrepassato, un punto di non ritorno”. La sorella del magistrato, Rosa, quando esce dall’obitorio urla: “Hanno ucciso il Procuratore. In questo momento ridono perché non li prenderanno mai”.
Scaglione era un magistrato di lungo corso, che si era occupato della strage di Portella della Ginestra e delle malefatte del bandito Giuliano, del processo per l’uccisione del sindacalista Salvatore Carnevale e della strage di Ciaculli. Nel 1962, era diventato capo della Procura di Palermo. Conosceva Palermo e il mondo della mafia, intuendo anche le trame più oscure della crescita di Cosa Nostra, della quale invece ancora si ignorava la struttura organizzativa e la composizione delle famiglie. Erano anni in cui la Giustizia aveva in qualche modo le mani legate.
Un appuntamento assolutamente da non perdere.

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