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Stasera su Sky TG24 “VITE – L’ARTE DEL POSSIBILE” – Ospite della nuova puntata BRUNELLO CUCINELLI

Stasera su Sky TG24 “VITE – L’ARTE DEL POSSIBILE” - Ospite della nuova puntata BRUNELLO CUCINELLI Stasera su Sky TG24 “VITE – L’ARTE DEL POSSIBILE” - Ospite della nuova puntata BRUNELLO CUCINELLIÈ Brunello Cucinelli il protagonista della terza puntata del secondo ciclo di “Vite – L’arte del possibile”, in onda su Sky TG24 giovedì 1° luglio alle 20.45, su Sky Arte lunedì 5 luglio alle 19.00 e disponibile On Demand e sul sito Skytg24.it. L’incontro con l’imprenditore filosofo è l’occasione per parlare, fra l’altro, del suo lavoro, del suo rapporto con L’Italia, i giovani e la filosofia. Essere considerato un imprenditore filosofo “mi onora – ha spiegato. Ma mi onora un po’ di più se mi dicono che sono una persona perbene, se sulla mia tomba scrivessero ‘era una persona perbene che ha amato la bellezza’, perché io devo dire che ho sempre pensato che la bellezza fosse qualche cosa di molto speciale. Vorrei abbellire l’umanità, questo è stato sempre il sogno della mia vita.

 

Cucinelli ha parlato del suo grande amore per l’Italia e in particolare per Solomeo, dove ha dato vita alla sua azienda: ho sempre immaginato che l’essere umano, se ha la possibilità, dovrebbe vivere dove è nato, perché i primi anni della vita ti lasciano qualcosa di forte. La mia anima è qui, sono nato in un paesino a cinque chilometri da qui, questo è il paesino di mia moglie. Quando Jeff Bezos è arrivato coi suoi amici qui in Solomeo, il primo tema che abbiamo trattato è dove sta la nostra anima, perché c’è un luogo dell’anima e quello è quello che tu ti porti dietro per tutta la vita. La nostra nazione – ha proseguito poi – è stata costruita sulla bellezza, sull’architettura, sulle arti, sui grandi valori e non sulla guerra. Io sono fiero onestamente di essere italiano. Credo che noi abbiamo il miglior stato sociale al mondo e poi, nel periodo che va più o meno dal ‘300 al 1500, eravamo i veri mediatori culturali dell’umanità. In quel momento il Pil mondiale al 55 per cento era derivante dalla Cina e dall’India, e adesso sta tornando così e credo che in futuro l’Italia possa avere ancora questo grande ruolo di mediatore culturale. Noi siamo persone perbene, siamo una nazione di manifatturieri, siamo i primi al mondo per manifattura di qualità, secondi in Europa solo alla Germania nel totale, le nostre famiglie hanno 10mila miliardi di risparmi. Guardate, siamo solo lo 0,7 per cento della popolazione, ma siamo la settima potenza al mondo.  Quindi torniamo ad avere una grande stima della nostra nazione. Io ho sempre creduto, devo dire la verità, nei grandi ideali.  E sul suo forte legame con l’Italia racconta anche un aneddoto della sua vita di imprenditore: un giorno mi telefona qualcuno da Milano dicendo ‘vorrei venirti a parlare perché potresti portare l’azienda in Lussemburgo’. L’ho fatto venire, poi quando è venuto gli ho detto: ‘mi sembra difficile portarla in Lussemburgo, non ha le ruote, non so come facciamo’.

 

Parlando poi del rapporto con i giovani Cucinelli ha spiegato che i giovani e le loro università e i loro studi sono il seme del creato.  Noi padri abbiamo fatto due grandi errori con i nostri figli. Prima abbiamo trasmesso loro l’obbligo di avere paura. Allora ai giovani dico oggi: sostituite la paura e mettete la speranza, una vita senza speranza non ha logica di essere vissuta. Poi abbiamo fatto ancora un altro grande errore, abbiamo detto: non studi? ‘Andrai a lavorare!’ Abbiamo imputato al lavoro le colpe per non aver studiato. E adesso, comunque, hanno pubblicato dei dati dove il 60 per cento degli uomini, degli esseri umani che hanno avuto successo nella vita non ha studiato quasi niente. Ecco che torniamo al grande valore dell’intelligenza dell’anima fusa a quella dello studio. Giovani che ritiene fondamentali anche per il suo business: Se alla base di tutto non c’è il prodotto, l’impresa non ha vita lunga. Quindi è fondamentale la focalizzazione nel prodotto perché debba essere competitivo, moderno, attuale, e questo lo si può fare a mio avviso solo se si ha un team di giovani vicino. Perché spesso quando hai successo non ascolti molto. Quindi l’arte di ascoltare con umiltà, coraggio, creatività e in qualche maniera grande responsabilità.

Curato e realizzato dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis“Vite– L’arte del possibile” è un ciclo di dieci interviste – quella a Brunello Cucinelli è la terza del secondo ciclo – dedicate al successo e alla capacità di raggiungerlo. Un ritratto professionale e personale di grandi italiani che si sono distinti nel proprio campo: dall’industria al cinema, dalla scienza allo stile fino all’arte e alla letteratura, divenendo noti in tutto il mondo.  Le interviste entreranno anche a far parte della syndication dell’area news del Gruppo Comcast e potranno essere trasmesse anche da NBC. Le interviste di “Vite – L’arte del possibile” sono disponibili anche tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it

 

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