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Teatro Cantiere Florida: in prima toscana “Au bord”, sul palcoscenico la violenza di Abu Ghraib con l’attrice premio Ubu Monica Piseddu

Teatro Cantiere Florida: in prima toscana “Au bord”, sul palcoscenico la violenza di Abu Ghraib con l’attrice premio Ubu Monica Piseddu Teatro Cantiere Florida: in prima toscana “Au bord”, sul palcoscenico la violenza di Abu Ghraib con l’attrice premio Ubu Monica PisedduUn’immagine che tutti conosciamo: una soldatessa tiene un prigioniero al guinzaglioScattata nella prigione di Abu Ghraib in Iraq ed apparsa sul Washington Post il 21 maggio del 2004, la fotografia porta con sé l’impronunciabilità, l’inafferrabilità, l’orrore dell’atto di violenza.

Parte da qui “Au bord”, adattamento dell’omonimo testo dell’acclamata drammaturga francese Claudine Galea insignito del Grand Prix de litérature dramatique con la regia di Valentino Villa e, nel ruolo di protagonista, l’attrice due volte Premio Ubu Monica Piseddu, che andrà in scena in prima toscana al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R) venerdì 4 novembre alle 21.00. Non ci si concentra sull’uniforme, ma sulla donna sotto di essa e su un’inconfessabile attrazione per questa figura femminile, per la sua oscenità, in un libero quanto pericoloso scivolare dalla persona della soldatessa a quella dell’amante da cui la Galea è stata abbandonata, fino alla madre torturatrice, in una sconvolgente esperienza teatrale. L’iniziativa inaugura la seconda parte di Materia Prima Festival a cura della compagnia Murmuris, e anticipa l’apertura di “Dieci”, stagione 2022/2023 del Teatro nata dalla curatela congiunta di Elsinor Centro di produzione teatrale, Murmuris e Versiliadanza  (info: www.teatroflorida.it).

Prodotto da Romaeuropa Festival e 369gradi in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura e Triennale Milano, con il sostegno di Toscana Terra Accogliente e Olinda, “Au Bord” mette in scena il soffermarsi su un’immagine fotografica – così inumana da respingere e allontanare – fino a bucarla, depistarla, farla parlare di noi. Dall’immagine principale si genera una selva di nuove immagini che a loro volta ne partoriscono altre, in una rete che intrappola e da cui nasce la nostra inquietudine. Un interrogativo sulla natura delle immagini e sul rapporto fra queste, la psiche e il pensiero. Un magnifico cerimoniale della passione e un sacrilegio di fronte alle idee e all’estetica, in cui il senso della fotografia da cui lo spettacolo prende le mosse si smorza e si trasforma in una continua rilettura che tiene il pubblico al guinzaglio. Un rituale collettivo che si nutre del rapporto tra una donna e l’immagine, tra una donna e un’altra donna.

‘’Non penso che il mio lavoro si basi sulla fantasia, io lavoro sul reale – afferma Galea – dipende da chi ascolta o da chi guarda la libertà di fantasticare. Quello che disturba è che sono io a generare quelle fantasie. Chi legge o chi ascolta non può più flirtare con la fantasia, non può più solo carezzare l’idea, restare al sicuro dentro una comoda distanza. Io spezzo la distanza, tolgo il velo, dono un corpo a quello che si immagina, mostro, descrivo e questo ci lascia a nudi, tutti, io e voi. Le persone amano essere dei voyeur, non essere visti. Ma per vedere bisogna accettare di essere visti’’. ‘’Quello che mi piace dell’immagine – ancora Galea – è che apre lo sguardo, lo approfondisce. Non parlo mai d’interpretare l’immagine, parlo del fatto che l’immagine si rivela lentamente se lo sguardo ha la possibilità di soffermarsi. Forse abbiamo bisogno di sospendere il flusso che ci trasporta senza che si abbia il tempo di vedere, comprendere, o anche desiderare’’.

Regista e interprete, Valentino Villa lavora a lungo con Luca Ronconi. Nel 2017 inizia l’attività di regista d’opera debuttando con “Cefalo e Procri” di Ernst Krenek per il teatro La Fenice di Venezia. Nel settembre 2018 partecipa all’allestimento di Traviata di Giuseppe Verdi con la regia di Francesco Micheli. Nel 2019 firma la regia di “Intermedi della Pellegrina” per il Maggio Musicale Fiorentino e di “Luci mie traditrici” di Salvatore Sciarrino, per il teatro La Fenice di Venezia. Nel 2022 dirige i “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi per il teatro La Fenice di Venezia. Tra i prossimi impegni curerà la regia di “Jeanne Dark” di Fabio Vacchi in prima assoluta mondiale per il Maggio Musicale Fiorentino.

Dopo un Premio Ubu come migliore attrice non protagonista riconosciuto nel 2007Monica Piseddu riceve nel 2015 il Premio della Critica, il Premio Ubu come miglior attrice dell’anno, e il Premio Le Maschere come miglior attrice non protagonista. Nel 2016 il Premio Hystrio all’interpretazione, e nel 2019 il Premio Eleonora Duse. Innumerevoli le collaborazioni in teatro, con nomi tra cui Arturo Cirillo, Mario Martone, Antonio Latellaal cinema ha lavorato con Paolo Sorrentino ne La grande bellezza (2013), con Marco Bellocchio in Fai bei sogni (2015) e con Ludovico Di Martino ne La Belva (2019).

Materia Prima Festival continua fino al 1 dicembre con protagonisti tra cui lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, al centro di un incontro speciale intitolato “Dalla parte di chi guarda” presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (17/11 2022 ore 16.30, ingresso gratuito); il celebre regista teatrale Eugenio Barba con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa”, prima regia esterna al suo Odin Teatret, co-firmata da Julia Varley e dall’attore Lorenzo Gleijeses, che ne è anche protagonista, prodotta da Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, Nordisk Teaterlaboratorium (1/12 2022 ore 21.00); la Compagnia del Carcere di Sollicciano, che incontrerà le scuole superiori della città per raccontare la propria esperienza (21-22/11 2022 ore 10.00, ingresso gratuito).

AU BORD

di Claudine Galea

traduzione di Valentina Fago

regia di Valentino Villa

con Monica Piseddu

movimento Marco Angelilli

Lighting and stage design Sander Looner / ARP Theatre Limited

sound design Fred Defaye

assistente alla regia Andrea Dante Benazzo

produzione Romaeuropa Festival e 369gradi

in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Triennale Milano

con il sostegno di Toscana Terra Accogliente, Olinda

I diritti dell’opera “Au Bord” di Claudine Galea sono concessi da L’Arche Editeur, Parigi, in collaborazione con Zachar International, Milano

 

Info e prenotazioni

www.teatroflorida.it

[email protected] / [email protected]

+ 39 055 71 35 357 / + 39 055 71 30 664

Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111 Rosso, 50143 Firenze

Prezzi

Nicola Lagioia e Compagnia del Carcere di Sollicciano: ingresso gratuito

Au Bord e Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa: intero 15€ + d.p. ridotto: 12€ + d.p. (Cral convenzionati, Unicoop Firenze, tessera Arci, over 65, under 26, Università dell’Età Libera) / ridotto 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro) / ridotto 5€ (bambini sotto i 12 anni, operatori)

 

Prevendite

online su www.teatroflorida.it e su circuito TicketOne

la biglietteria sarà aperta nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 19:30

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