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TEATRO DELLE ARTI di FIRENZE, al via la stagione: “L’alba incantata”, in ricordo di Camilleri e poi tre prime nazionali, Benvenuti, Hendel, Riondino e molto altro

TEATRO DELLE ARTI di FIRENZE, al via la stagione: “L’alba incantata”, in ricordo di Camilleri e poi tre prime nazionali, Benvenuti, Hendel, Riondino e molto altro TEATRO DELLE ARTI di FIRENZE, al via la stagione: “L’alba incantata”, in ricordo di Camilleri e poi tre prime nazionali, Benvenuti, Hendel, Riondino e molto altroIndimenticabile la sua collaborazione con Andrea Camilleri, in particolare nell’arcinota “Conversazione su Tiresia”. E allo scrittore siciliano, il flauto di Roberto Fabbriciani rende omaggio venerdì 16 ottobre, insieme al percussionista Jonathan Faralli, nel concerto spettacolo “L’alba incantata” che apre la nuova stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze – via G. Matteotti 5/8), intitolata “Ci ragiono e canto…”.

O meglio, la prima parte della stagione, visto che per prudenza si è deciso di stilare un cartellone fino a dicembre: 13 spettacoli comprese tre prime nazionali (gio 22 e ven 23 ottobre “Previsioni del tempo” di Marco Natalucci, ven 20 novembre “Vaso di Pandora” di Saverio Tavano, gio 10 dicembre “Ulisse senza terra” di Irene Paoletti). E poi, David e Chiara Riondino nel segno di Gaber (ven 13 novembre, ”Lo stallo”), i “Toscanacci” Paolo Hendel, Andrea Kaemmerle, Riccardo Goretti (ven 27 novembre), il ”Panico ma rosa” di Alessandro Benvenuti (ven 4 dicembre), la ”Napule ’70” di Claudio Ascoli (ven 11 dicembre), la ”Dolce follia” circense di Teatro nelle foglie (ven 18 dicembre). Per la danza, confermata la collaborazione con la Compagnia Simona Bucci non mancano gli appuntamenti di ”Fabula” per bambini e famiglie, alla domenica pomeriggio (8 e 22 novembre, 6 e 13 dicembre).

Gli spettacoli si svolgono nel pieno rispetto delle norme anti-Covid: accesso previo controllo della temperatura corporea e mascherina sempre obbligatoria, anche a sedere. In sala solo sedute singole e distanziate, anche per congiunti. prezzi dei biglietti (13/10/8/5 euro) sono inferiori rispetto alla passata stagione e sono previste riduzioni fino a 26 anni e per over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso e Arci. Sono disponibili inoltre vantaggiosi carnet per più spettacoli, con formule diverse.

Si parte, come detto, venerdì 16 ottobre con il concerto/spettacolo “L’alba incantata”, insieme e due fuoriclasse della musica, classica e non solo, il flautista Roberto Fabbriciani e il percussionista Jonathan Faralli. Al centro della serata il monologo musicato tratto da ”Conversazione su Tiresia” di Andrea Camilleri e interpretato dall’attrice Rosanna Gentili. Completano il programma musiche di Claude Debussy, Ennio Morricone, Bruno Maderna, Ravi Shankar.

Roberto Fabbriciani è tra i maggiori interpreti del proprio strumento a livello internazionale. Versatile e originale, ha innovato la tecnica flautistica moltiplicandone le possibilità. Ha collaborato con compositori quali Luciano Berio, Pierre Boulez, Sylvano Bussotti, John Cage, Luigi Nono. Ha suonato con le orchestre del Teatro alla Scala di Milano, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della RAI, con la London Sinfonietta e molte altre.

Jonathan Faralli collabora con le maggiori orchestre italiane, tra cui l’Orchestra della Toscana e quella del Maggio Musicale Fiorentino. Ha fatto parte del gruppo “Les Percussions des Strasbourg” e collabora con l’istituto di ricerca musicale “Tempo Reale” fondato da Luciano Berio.

Il titolo scelto dal direttore artistico Gianfranco Pedullà per la nuova stagione, “Ci ragiono e canto…”, chiama in causa Dario Fo e un indimendicato spettacolo dei ’60 dedicato all’identità dell’Italia contadina e operaia.
Abbiamo capito l’urgenza odierna di questo richiamo – spiega Pedullà – abbiamo pensato al bisogno che abbiamo di riflettere su quello che sta succedendo al nostro Paese e, più in generale, nel mondo. L’alba degli anni Venti ci ha bruscamente ricordato che dal punto di vista ecologico, economico, culturale siamo immersi in uno sviluppo senza progresso, come diceva Pasolini e, dopo di lui, oggi quei pochi politici e intellettuali che ancora studiano e riflettono. Di giorno in giorno ci rendiamo conto che siamo nel pieno di un’annunciata mutazione antropologica nella quale non sono in gioco sfumature ma i valori primari dell’esistenza umana, della nostra socialità. Abbiamo costruito un sistema di vita straordinariamente ricco di conoscenze, scambi, viaggi, relazioni, nuove tecnologie e – allo stesso tempo – abbiamo alacremente operato per distruggere il pianeta, la Terra di cui siamo figli. La contraddizione è forse troppo grande.
Ora che ci siamo fermati, che abbiamo chiuso per un periodo i luoghi della socialità (i cinema, i teatri, i luoghi dello sport, le piazze)  ci siamo resi conto che serve tempo per capire, per riprendere i fili di una narrazione interrotta.
Ora, però, è arrivato il momento di ricominciare a parlare, cantare, vedere, condividere esperienze collettive. Riprendere, in fondo, quello che è sempre stato il senso del teatro: un’esperienza collettiva che ha bisogno di rinnovata fiducia e necessità.
E allora questa nuova stagione del Teatro delle Arti – della quale presentiamo solo una prima parte fino a dicembre – sarà dedicata al bisogno di ragionare e di ridare valore alle parole, ai gesti, ai canti.
Contemporaneamente pensiamo che il teatro debba fare uno sforzo di riflessione su se stesso e – riprendendo la sua antica funzione sociale – aggiornare i propri linguaggi ricollocandosi al centro di tante discipline (la parola, la musica, il movimento, il racconto, le immagini) per proporre una serie di spettacoli di qualità rivolti a tutte le persone di tutti i ceti sociali, le culture e, soprattutto, ai giovani.
La nuova stagione del Teatro delle Arti vuole sostenere o sforzo collettivo di uscire dal tunnel in cui ci troviamo e che parli a tutti del nostro tempo e della necessità di cambiarlo in meglio. “Creiamo l’uomo nuovo cantando” scriveva il poeta Rafael Alberti per contrastare la dittatura fascista in Spagna: allora come oggi, e nelle nuove difficoltà, riprendiamo il canto dell’umanità!

La stagione 2020/2021 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa, Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze, in collaborazione con Rat-Residenze Artistiche della Toscana e Arci.

Inizio spettacoli ore 21 salvo diversa indicazione, biglietti 13/10/8/5 euro, riduzioni per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa. Prevendite anche presso il teatro delle Arti (da lun a ven orario 10-14 – mar/giov/ven anche 14-17) e la sera di spettacolo dalle 19.

Segui allestimenti, prove e spettacoli sulla pagina Facebook Teatro Delle Arti Lastra e sul profilo Instagram Teatrodellearti_lastra.

Informazioni – Teatro delle Arti
viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) – tel. 055 8720058
www.tparte.it – teatrodellearti.lastraasigna.[email protected] – [email protected].
Facebook Teatro Delle Arti Lastra Instagram Teatrodellearti_lastra

TEATRO DELLE ARTI Lastra a Signa (Firenze)
PROGRAMMA STAGIONE 2020 | 2021
Ci ragiono e canto…

Inaugurazione
Venerdì 16 ottobre 2020 ore 21
ROBERTO FABBRICIANI e JONATHAN FARALLI
L’ALBA INCANTATA
Concerto/spettacolo per flauto e percussioni
Omaggio ad Andrea Camilleri, con frammenti tratti da “Conversazione su Tiresia” a cura di Rosanna Gentili

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Giovedì 22 e venerdì 23 ottobre 2020 ore 21
MARCO NATALUCCI
PREVISIONI DEL TEMPO
Di Patrizia Corti – prima nazionale
Musicato dal vivo da Francesco Giorgi
Liberamente ispirato a “Previsioni del tempo” di Wu Ming, una prova d’attore in forma noir che parla di ecomafia e del tema dello smaltimento dei rifiuti.
Mentre le rotte della spazzatura impongono nuove mappe del crimine, i gestori del malaffare e le loro vittime precipitano in un universo di corruzione e veleni. Giuliano trasporta maiali macellati illegalmente, sfuggiti a ogni controllo di qualità, da vendere nei supermercati. L’appuntamento è sull’Appennino emiliano con la gang di Jakup Mahmeti, già apparso nelle pagine di Guerra agli umani di Wu Ming. Un compito semplice: consegnare la carne e portare un nuovo Tir, carico di immondizia, fino al porto di Napoli. Ma durante il tragitto dosi eccessive di Maalox, paranoia, equivoci stravolgono i piani. Deve intervenire il broker, sommo sacerdote dello smaltimento rifiuti, moderno alchimista sul libro paga della camorra. Un racconto teso e sferzante. Perché quando si tratta di rifiuti, davvero nessuno può dirsi innocente.

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Domenica 8 novembre 2020 ore 15,15
TEATRO POPOLARE D’ARTE
RODARI RODARI
Di e con Roberto Caccavo, Marco Natalucci e Francesco Giorgi
Omaggio a Gianni Rodari con musica dal vivo. Nell’ambito della rassegna ”Fabula” dedicata alle famiglie.

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Venerdì 13 novembre 2020 ore 21
DAVID RIONDINO
LO STALLO
Spettacolo di teatro canzone
Omaggio a Giorgio Gaber su testi di Sandro Luporini con Chiara Riondino.
Scritto da Sandro Luporini, pittore e scrittore viareggino che per oltre trent’anni è stato coautore dei testi del Signor G., come nella migliore tradizione del ‘teatro di intervento’, l’opera è una riflessione legata al presente sull’uomo visto nella sua dimensione personale e sociale. David Riondino, Chiara Riondino, Luca Ravagni e il gruppo Khorakhanè, tra serie riflessioni e momenti comici, ci accompagnano in un viaggio nel nostro presente, nelle nostre nevrosi, negli aspetti più intimi della vita. La difficoltà di amare, la mancanza di slanci vitali, la sessualità, la solitudine, la vecchiaia, il dilagare della violenza, la morte, tutti temi che Luporini con il suo testo, dopo quattordici anni di silenzio, ci costringe ad affrontare, tra analisi spietata e intelligente ironia.

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Venerdì 20 novembre 2020 ore 21
Spettacolo in residenza
COMPAGNIA IL NASTRO DI MOEBIUS
VASO DI PANDORA
Di Saverio Tavano – prima nazionale
Spettacolo di teatro contemporaneo vincitore del Progetto Cura 2019
In un paese qualsiasi, in una città qualsiasi, una famiglia qualsiasi vive in una casa con vista mare. Come accade nelle migliori famiglie c’è un elemento oscuro che con ipocrita omertà rimane indiscusso. Ma arriva il giorno in cui “Pandora” apre il vaso e i segreti non possono più essere celati: le vicende di abuso di potere del capofamiglia, marito, padre e uomo delle forze dell’ordine.
Cosa accade in un uomo il cui potere lo spinge oltre il proprio limite fino a farne un abuso?
Perché la violenza rituale – o la rievocazione rituale della violenza – ristora, guarisce, purifica, fa capire il senso profondo delle cose e addirittura mette in contatto con Dio? Dai riti cruenti della più remota antichità alle sacre rappresentazioni, dalla tragedia greca al moderno sport, dall’ascetismo alla psicoanalisi, l’uomo ha sempre intuito e ricercato il potenziale trasformativo-terapeutico insito nell’accostamento rituale di vita e morte, innocenza e brutalità, onnipotenza e impotenza, non senza stravolgerlo, spesso, in forme strumentali e perverse
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Domenica 22 novembre 2020 ore 15,15
NATA TEATRO
IL BRUTTO ANATROCCOLO
Spettacolo di attori e di figura rivolto a bambini dai 4 agli 11 anni. Nell’ambito della rassegna ”Fabula” dedicata alle famiglie.

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Venerdì 27 novembre 2020 ore 21
PAOLO HENDEL, ANDREA KAEMMERLE, RICCARDO GORETTI
TOSCANACCI
Omaggio al ridere in salsa toscana, un viaggio nella sagacia, da Boccaccio ai giorni nostri.
Noi si crede che la gran parte dei comici sia inutile e penosa! Quelli salvifici e sufficientemente rivoluzionari vanno tutelati e protetti come i panda e le tartarughe marine. Il viaggio nella sagacia di Toscana inaugurata da Boccaccio, Collodi, Malaparte, Bianciardi… è una missione che ci siamo felicemente imposti. Solo l’ironia salverà il mondo. Dopo le mitiche produzioni con Carlo Monni, Andrea Cambi, i Gatti Mezzi ecco arrivare il nuovo omaggio al ridere insieme in salsa toscana con lo strepitoso Paolo Hendel e la sua gentile follia, con RICCARDO GORETTI, celebratissima nuova diva del teatro contemporaneo italiano e con ANDREA KAEMMERLE accatastatore di emozioni improvvise in anima clownesca. Chi partecipa potrà raccontarlo ai nipoti appena riuscirà a smettere di ridere. Pensateci, è tanto che vorreste ridere fino a “sbudellarvi”. Serata di pazzesca complicità e liberatoria voglia di dissacrare dubbi e paure della contemporaneità. Chi non apprezzasse a fine serata avrà il permesso di picchiare gli attori.

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Venerdì 4 dicembre 2020 ore 21
ALESSANDRO BENVENUTI
PANICO MA ROSA
di Alessandro Benvenuti
Il racconto commosso e divertito del lockdown visto con gli occhi di un grande comico.
59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore attore che privato del suo naturale habitat: il palcoscenico, decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona. Sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor. Un viaggio nella mente di un comico che nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire, reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore, passerotti, merli, cornacchie, piccioni e gabbiani. Mescola sogni e aneddoti. Progetta linguaggi comico barocchi. Decide di rinascere a nuova vita digerendo il suo passato e i fantasmi che lo hanno abitato con la spudoratezza che solo gli adulti che si stufano di essere tali possono vantare. E attraverso questa comica forza eversiva sperare, per una volta ancora, di tornare bambino, anzi, bambinaccio, prima di tacere per sempre nel naturale Finale di Partita che pazientemente attende in un punto imprecisato del Fato tutti gli esseri umani. Diciamo insomma che drammaturgicamente parlando ‘Panico ma Rosa’ è di genere Po Ca Co: Poetico Catastrofico Comico.

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Domenica 6 dicembre 2020 ore 15,15
OFFICINE T.O.K.
FIGURINE
Spettacolo di prosa con animazioni digitali per bambini dai 4 ai 12 anni. Nell’ambito della rassegna ”Fabula” dedicata alle famiglie.

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Giovedì 10 dicembre 2020 ore 21
Spettacolo in residenza
COMPAGNIA ARTS & CRAFTS
ULISSE SENZA TERRA
Di Irene Paoletti – prima nazionale

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Venerdì 11 dicembre 2020 ore 21
CHILLE DELLA BALANZA
NAPULE ’70
Di Claudio Ascoli
Emozionante e divertente spettacolo sui magici anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore dei Chille nel 1973. Cos’è? Forse è più facile dire cosa non è, né vuole essere: non un amarcord, non un eravamo meglio noi, non una confessione-racconto! Napule ’70 è un divertente incontro tra corpi di allora e di adesso, tutti positivamente infettati dall’idea di cambiare il mondo anche nell’apparente impossibilità: “Le cose più belle non sono quelle che hanno senso, ma quelle che hanno sensi, che ti prendono il corpo, nella totalità”. E’ una narrazione tra sogno e realtà, discontinua, talora buia, spesso – si spera– piena di luci.

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Domenica 13 dicembre 2020 ore 15,15
TEATRO POPOLARE D’ARTE
FIABE JAZZ
Di e con Roberto Caccavo, Marco Natalucci e Francesco Giorgi.
Spettacolo teatral musicale per bambini e adulti. Nell’ambito della rassegna ”Fabula” dedicata alle famiglie.

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Venerdì 18 dicembre 2020 ore 21
TEATRO NELLE FOGLIE
DOLCE FOLLIA
Prendi un’acrobata aerea spericolata, mettila a fare spettacolo in strada, e libera poi un clown strampalato nella stessa piazza: come andrà a finire? Chi saprà conquistarsi il cuore del pubblico? Tra acrobazie, lancio di palline, tango e comicità, uno spettacolo coinvolgente e tutto da ridere. La forza del circo, l’improvvisazione del teatro di strada e la poesia del teatro di figura, veicolati dal linguaggio universale del corpo e delle ombre.
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Inizio spettacoli ore 21 (salvo diversa indicazione)

BIGLIETTI stagione 2020/2021
Intero 13 euro
Ridotto 10 euro per over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso e soci Arci
Ridotto 8 euro fino a 26 anni
Ridotto 5 euro per operatori del settore spettacolo

PREVENDITE
Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e Ticketonone (tel. 892.101) compresa Coop Lastra a Signa.  Presso il teatro delle Arti tutte le sere di spettacolo dalle 19.00. Da un’ora prima in occasione di proiezione cinematografica.

NORME ANTI-COVID
Tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina dal’ingresso al’uscita del teatro, incluso durante lo spettacolo o la proiezione. In sala sarà garantita la distanza di sicurezza fra spettatori – indipendentemente dal fatto che siano o meno “congiunti”.- con posti alternati. Verrà misurata la temperatura corporea, che dovrà essere entro il limite di legge di 37.5 per poter accedere in sala. Per agevolare questa procedura, si invitano gli spettatori ad arrivare con qualche minuto di anticipo rispetto all’inizio dello spettacolo/proiezione.

BUS E TRENO
Il Teatro delle Arti di Lastra Signa e facilmente raggiungibile sia in treno sia in bus.
In treno da Firenze SMN a Lastra Signa: partenza 18.28 – arrivo 18.44 // partenza 19.28 – arrivo 19.44 // partenza 20.28 – arrivo 20.44; ritorno da Lastra a Signa a Firenze SMN: partenza 22.55 – arrivo 23.13. Il teatro dista poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria.
In bus, linea 72 Ataf: Piazza Piero della Francesca T1 Federiga / Soffiano Via Starnina / Lastra a Signa via Livornese (fermata a 20 metri dal teatro).

Info Teatro delle Arti
Teatro delle Arti – viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) – tel. 055 8720058
www.tparte.it – teatrodellearti.lastraasigna.[email protected] – [email protected]
facebook  Teatro Delle Arti Lastra Instagram Teatrodellearti_lastra

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