Esce in streaming e digital download FLOWERCHILD.
Anticipato dai singoli “COLORIAMO” e “BELLA FESTA”, l’EP “FLOWERCHILD” segna l’esordio discografico di KONTI flowerchild ed è prodotto da Mike Defunto.
L’EP, contenente cinque brani inediti, è caratterizzato da sonorità che spaziano tra generi differenti: le produzioni miscelano il punk al pop e al rock fino a creare un vero e proprio ibrido.
“Il prodotto finale è il risultato di un lavoro di ricerca e di passione da parte dell’ormai collaudato duo, formato dal cantante toscano KONTI Flowerchild e dal producer Mike Defunto” …dicono.
Ora vorrei semplicemente chiarire il concetto di ibrido prima di iniziare la vera e propria analisi dei cinque brani in FLOWERCHILD.
Se si pensa al concetto di ibrido in musica non si può non citare due degli elementi che hanno cambiato completamente la percezione degli ascoltatori e influenzato più di trenta anni di musica.
Grunge e Crossover.
Il primo un mix fra Metal e Rock, finisce per essere definito il sound di Seattle (Visto che inizia in Seattle alla fine degli anni ottanta) e dà le basi per una diversa concezione del rock che finalmente si lascia contaminare da altri generi per formare un Ibrido, e quell’ibrido va a formare sotto-ibridi che a loro volta…
Fino ad arrivare al Crossover della fine degli anni novanta… dove il Metal e il Rock si fondono con sonorità ancora più estreme (Hip-Hop, Elettronica, Jazz etc), formando un ibrido ancora più complesso e incatalogabile dalla critica (Per questo “Crossover”, che tecnicamente significa incroci e/o un punto in cui si incrociano varie rette provenienti da diverse direzioni).
“L’EP si affaccia a diverse influenze musicali, come facilmente intuibile il punk rock è una delle principali, seguito dal pop – racconta KONTI Flowerchild – Sono molto contento che dopo tanto duro lavoro su me stesso e sulla mia musica possa uscire un prodotto di cui andare fiero e che riesca a trasmettere un sorriso a chi lo ascolta” (KONTI).
Ora, tornando alI’EP, si vede che giustamente KONTI è un’entusiasta della vita, ma bisogna chiarire che l’ibrido di cui stiamo parlando è un audiotune costante e un parlato indecifrabile per sei tracce su delle basi Pop-Punk/Nippo-Punk che magari sono un’ode alla vita e a quanto “colorare sia importante”, come dice l’autore… ma sfortunatamente il prodotto finale ha ancora un sapore adolescenziale con un mainstream disidratato di contenuti… una ciccia fritta e ribollita tante di quelle volte che rischia di diventare una poltiglia senza sapore. Ma Konti ha solo 19 anni! Aspettiamo speranzosi il suo prossimo progetto confidando nella sua grande voglia di fare musica con un sorriso.
Come canticchia lui stesso in Un sorriso d’emergenza:
“Un sorriso di emergenza-a Oh-oh, oh-oh Perché tra ridere e non farlo Io lo voglio fare”
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