Vai al contenuto

Napoli futurista di Simone Miglietta per la rassegna “Di e con – Prove aperte d’autore” alle Officine Culturali Ergot di Lecce

Napoli futurista di Simone Miglietta per la rassegna "Di e con - Prove aperte d’autore" alle Officine Culturali Ergot di Lecce Napoli futurista di Simone Miglietta per la rassegna "Di e con - Prove aperte d’autore" alle Officine Culturali Ergot di LecceDomenica 30 aprile (ore 19 – ingresso libero) alle Officine Culturali Ergot di Lecce con “Napoli futurista” di Simone Miglietta con la musica dal vivo di Giorgio Distante prosegue “Di e con – Prove aperte d’autore“. Fino all’11 giugno, la piccola rassegna teatrale, con la direzione artistica di Giulia Maria Falzea Osvaldo Piliego, proporrà cinque progetti inediti e in costruzione, ancora non ufficialmente nati ma, anche se in forma di lettura o prima restituzione, messi alla prova del pubblico.

In un preambolo di ostentato militarismo e opinabili italianità guerresche, “Napoli Futurista” (liberamente ispirato alla declamazione sinottica di Filippo Tommaso Marinetti e Francesco Cangiullo) racconta l’ironia della capitale partenopea colta dalla sua, in fondo, conosciuta ma paradossale dinamicità. Non è una velocità da parate militari, quella raccontata dal testo, quanto un’eco bizzarra e rumorosa di un Meridione invaso dal caos dei mercati, dalle sfilate di Santi e Madonne, da scugnizzi, donne glitterate e fuochi d’artificio. “Napoli Futurista” si prende gioco del razionalismo imperialista, a insaputa degli stessi autori che avevano steso il ritratto del celebre poema “Piedigrotta”, raccontando in un’escalation di manifesti e onomatopeiche pulsioni, il cuore di una città felice nel suo orgiastico macello. “Napoli Futurista” propone una rilettura di quel futurismo novecentesco, in vero strabiliante per evocazioni sostenute dalla struttura dei versi, raccontando il nuovo secolo nella capitale partenopea, fatto di neomelodico, richiami dai balconi, insulti di piazza virilissimi e sfoggio di estetiche pacchiane.

Simone Miglietta attore, drammaturgo e formatore teatrale. Diplomato presso il Teatro Stabile di Napoli, lavora con registi quali Renato Carpentieri, Claudio di Palma, Pino Carbone e Antonello Cossia, prestando servizio di affiancamento casting a Marita D’Elia per la serie “Mare Fuori”. Lavora a Lecce nel 2023 con la compagnia Ura Teatro diretta da Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese. Tra il 2020 e il 2022 lavora a Napoli per il Campania Teatro Festival ed Ente Teatro Cronaca, nonché all’interno dello stesso Stabile in qualità di scritturato. Vince nel 2023 il premio per la gestione di progetto d’impresa teatrale con il bando “Smart and Go” del Comune di Genova. Vince nel 2022 il premio come Migliore Attore nella Rassegna “I Corti della Formica” presso Napoli; qui, viene menzionato come miglior disegno luci per la sua opera Il Pitone della Malesia. Per quanto concerne la carriera drammaturgica, la sua opera I Porci, vince il bando “Il Teatro non si Rassegna” a Monte di Procida nel 2022 e, nello stesso anno, viene selezionata al merito drammaturgico nella rassegna “Stazioni d’Emergenza” indetta dallo Stabile d’Innovazione “Galleria Toledo” di Napoli. Svolge attività di partenariato tra l’Italia e l’Olanda per la creazione di concept innovativi di coesione delle arti performative e della musica elettronica; fonda nel 2023 l’associazione R.E.M.S. (Società delle Risorse per la COscienza Espressiva).

Giorgio Distante nasce nel 1980 a Cisternino. A cinque anni comincia a suonare il clarinetto ed il pianoforte, e a dieci la tromba. Si diploma in tromba nel 1998 al Conservatorio di Monopoli e comincia a suonare professionalmente dal 1997.Nel 2000 ottiene una borsa di studio dal Berklee College of Music di Boston (MA) ed ha vissuto a Boston dal 2001 al 2004, requentando classi di improvvisazione, arrangiamento e composizione. Nel 2009 si laurea con il massimo dei voti in Musica Elettronica al Conservatorio di Perugia sotto la guida del Maestro Luigi Ceccarelli. Scrive i propri software per trattare in modo diverso il suono della tromba e sviluppando il tutto in progetti in SOLO, duo e trio, esplorando le possibilità di nuove tecnologie audio e video applicate a strumenti acustici. Nel 2012 esce RAV (Random Acts of Violence), il primo lavoro discografico in solo, edito dall’etichetta Improvvisatore involontario. È nominato tra i migliori 100 dischi dalla rivista Jazzit per i Jazzit Awards 2012. Nel 2013 vince A. R. T.MEDIMEX2013 organizzato daArci ReAL e ARCI Puglia in collaborazione con Puglia Sounds. Dal 2015 lavora anche ad uno strumento elettroacustico di sua ideazione e progettazione: un ibrido, sintesi tra elettronica e tromba. HY E.T. – Hybrid Electroacoustic Trumpet. Nel 2018 esce il suo secondo album su vinile MenoMondoPossibile suonato quasi interamente con HY E.T. Ha partecipato a diversi Festival Internazionali di Teatro, MESS Festival Sarajevo 2016; Primavera dei teatri – Castrovillari; Euroreginal Theatre Festival Timișoara – TESZT; Napoli Teatro Festival. Ha suonato e continua a suonare in giro per il mondo: dall’India a Cuba, dalla Turchia al Messico. Dal 2020 si è dedicato anche allo studio del basso tuba e sta affinando la possibilità di suonare contemporaneamente gli ottoni e la “parte bassa” della batteria.

Dopo Marta Trevisi e Simone Miglietta, la rassegna ospiterà “Il segno inviolabile delle cose” di Riccardo Spagnulo con Riccardo Lanzarone e Giuseppe Semeraro (domenica 14 maggio), “America” (Studio zero) di e con Ottavia Perrone di ZeroMeccanico Teatro (domenica 28 maggio) e “Bandiera bianca” di e con Alessandra De Luca (domenica 11 giugno). Sipario ore 19. Ingresso libero. Prenotazione consigliata 0832246074 – [email protected].

 

Leggi anche

 

MARCO MENGONI – Live in Europa ad Aprile: a Parigi, Bruxelles, Francoforte e Zurigo

RaiPlay, da oggi arrivano i “MOMONSTERS”

Tullio Solenghi in Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene al Teatro Carcano

 

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend