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Oggi in TV: Antonio Maglio, il padre delle Paralimpiadi. Dal centro paraplegici Inail di Ostia ai primi giochi paralimpici del 1960

Oggi in TV: Antonio Maglio, il padre delle Paralimpiadi. Dal centro paraplegici Inail di Ostia ai primi giochi paralimpici del 1960
Dal centro paraplegici Inail di Ostia ai primi giochi paralimpici del 1960

Nel 1957 a Ostia, sul litorale romano, si inaugura il Centro per paraplegici Villa Marina, una struttura all’avanguardia per la riabilitazione delle persone con lesione del midollo spinale, voluta e diretta dal medico e dirigente Inail Antonio Maglio. Il documentario “Antonio Maglio, il padre delle Paralimpiadi”, proposto in prima visione domenica 18 settembre alle 19 su Rai Scuola, ricostruisce la vita e l’organizzazione all’interno del Centro che, in pochi anni, diventò un modello di cura e riabilitazione in Italia e all’estero.
All’epoca i mielolesi, prevalentemente reduci di guerra e infortunati sul lavoro, erano considerati esseri umani irrecuperabili e per questo tenuti ai margini della società. Ma Maglio era fermamente convinto del contrario e iniziò a utilizzare nel Centro lo sport come terapia, intuendone le straordinarie potenzialità e valutando l’effetto benefico che avrebbe avuto sui pazienti sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il suo obiettivo era quello di curare gli ospiti del CPO per renderli autonomi e favorirne il reinserimento sociale. Maglio si ispirò all’esperienza già avviata in Inghilterra dal neurologo Sir Ludwig Guttman direttore del centro nazionale per lesioni del midollo spinale a Stoke Mandeville, nei pressi di Londra, che utilizzava lo sport come terapia per i suoi pazienti e aveva ideato i Giochi per paraplegici di Stoke Mandeville, la cui prima edizione si tenne nel ’48. Il medico Inail coltivava l’idea di portare quei giochi a Roma in occasione delle Olimpiadi del ’60, per fare in modo che potessero svolgersi nella stessa sede e subito dopo un evento così importante. Convinse Guttmann e, attraverso la rete di conoscenze nel mondo della politica e l’appoggio dell’Inail, raggiunse il suo obiettivo: i noni giochi internazionali per paraplegici si svolsero a Roma dal 18 al 25 settembre1960. Oggi Antonio Maglio è considerato ideatore dei primi giochi paralimpici e padre del movimento paralimpico italiano. Tra gli intervistati, David M. Fletzer, medico specialista in ortopedia e fisiatria, primario del centro Centro Spinale di Ostia dell’Asl Roma D dal 1998 al 2015; Ovidio Giglio, allenatore e fisioterapista presso il CPO; Aroldo Ruschioni, nel 1957 ricoverato al CPO in seguito a un infortunio sul lavoro, che gli provocò la lesione del midollo spinale; Aroldo Ruschioni, nato a Macerata nel 1932, vincitore di un oro nel ping pong, un argento nella scherma e un bronzo nel nuoto, a Roma nel 1960; Venceslao Tovaglia, medico specialista in ortopedia e traumatologia, assistente e aiuto di Maglio dal 1981 al 1988.
Coordinamento del progetto e interviste: Mario Recupero. Regia: Federica Dall’Aglio, Sacha Capurso. Autrice testi: Federica Dall’Aglio. Riprese e Montaggio: Sacha Capurso.

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