Le nuove frontiere dello spazio e l’escalation del conflitto in Ucraina
Nell’aprile del 1961, Jurij Gagarin fu il primo cosmonauta a viaggiare nello spazio e da quel momento il cielo non è più stato lo stesso. A “Rebus”, in onda domenica 7 aprile alle 16.15 su Rai 3, Giorgio Zanchini ne parlerà con lo storico Giordano Bruno Guerri. Fino ad oggi solo pochi uomini hanno camminato fra le stelle, ma ora si sta forse aprendo una nuova era spaziale, con viaggi privati e nuovi missioni verso Marte? A raccontare questa nuova frontiera sarà l’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni, che ha partecipato a due missioni Nasa a bordo dello Space Shuttle. E poi la strettissima attualità. Sono settimane di forte tensione in Russia, dopo il violento attentato al Crocus City Hall di Mosca. Molti sono i timori che, dopo due anni di guerra in Ucraina, si arrivi ad un’ulteriore escalation del conflitto. Ma cosa si muove davvero nella società russa in questo momento? E come questo conflitto si lega al più ampio scacchiere internazionale, fino alla tragica guerra in Palestina? Se ne parlerà in studio con i giornalisti Marta Allevato dell’Agi e Domenico Quirico de La Stampa.
Attualmente tuttavia gli scopi prevalenti delle missioni robotiche nello spazio sono scientifici: astrofisica, astronomia, osservazione della Terra e monitoraggio delle risorse del pianeta, geofisica e geodesia, controllo del territorio, navigazione assistita, studio del sistema Solare, telecomunicazioni televisive ed internet. L’astronautica attuale, spazia in settori che vanno dagli ambiti medici, dalla scienza dei materiali, della propulsione, del comportamento.
Nel corso della storia l’interesse e lo studio dello spazio extraterrestre da parte umana risale comunque a epoche remote e difficilmente identificabili; l’uomo ha osservato elementi celesti, ma solamente dalla seconda metà del XX secolo, con l’evoluzione delle tecnologie aerospaziali, si è potuto fisicamente iniziare l’esplorazione spaziale.
Appuntamento atteso assolutamente imperdibile.
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