24 maggio 1915: L’Italia va alla guerra

L’emergere del Patto di Londra diede il via ad una modifica degli orientamenti politici internazionali che influì sulla sua non completa realizzazione a guerra finita. L’opposizione alla diplomazia segreta, e la sua denuncia quale metodo nelle relazioni internazionali, fu uno dei motivi ispiratori da parte del presidente degli Stati Uniti, Woodrow Wilson, dei suoi Quattordici punti. Il presidente statunitense si oppose alla completa realizzazione delle rivendicazioni territoriali italiane basate sul Patto di Londra non riconoscendo ad esso, come ad accordi similari con altri paesi, alcuna validità. Inoltre gli Stati Uniti in più diedero la precedenza alle tesi croate e slovene del nuovo Regno dei serbi, croati e sloveni, per impedire l’espansione italiana nell’Adriatico
L’incompleta realizzazione del Patto causò grave malcontento ed agitazione in Italia, portando così al mito della Vittoria mutilata, strumento politico che contribuì in modo decisivo alla crisi del governo liberale e alla nascita ed avvento del fascismo. Il patto di Londra restò segreto sino alla sua inattesa pubblicazione nel novembre 1917 da parte dei bolscevichi, appena giunti al potere in seguito alla Rivoluzione russa, ma fu reso noto in Italia dal governo Orlando solo il 13 febbraio 1918.
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