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Stasera in TV: A “Passato e Presente” Dante e la Commedia. Su Rai3 con Paolo Mieli e il professor Giuseppe Ledda

Stasera in TV: A "Passato e Presente" Dante e la Commedia. Su Rai3 con Paolo Mieli e il professor Giuseppe Ledda Stasera in TV: A "Passato e Presente" Dante e la Commedia. Su Rai3 con Paolo Mieli e il professor Giuseppe LeddaLa nascita del capolavoro dantesco, intrecciata alla vita del suo creatore: a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 13 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, e in replica martedì 14 settembre alle 9.00 e alle 14.30 sempre su Rai Storia, Paolo Mieli ospita il professor Giuseppe Ledda, docente di letteratura italiana all’Università di Bologna, membro del comitato scientifico della Società Dantesca Italiana e del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, e autore di numerosi saggi su Dante e sulla Commedia. I

l racconto della puntata, scandito dalla lettura di brani delle opere di Dante, seguirà il percorso della creazione della Commedia, legando la composizione dei canti agli episodi più significativi della vita del poeta. Il primo capitolo parte dalla fine della “Vita Nova”, dove Dante annuncia un’opera dedicata a Beatrice ascesa in Paradiso, e si chiude con la sconfitta politica e l’esilio, durante il quale il poeta definisce il suo ruolo di intellettuale, riscopre nel “Convivio” l’attualità politica dell’impero e rilegge il poema virgiliano dell’Eneide.

Il secondo capitolo si concentra su “l’ideazione della Commedia e la scrittura dell’inferno” e racconta come, attraverso il recupero del modello virgiliano del viaggio nell’al di là, si realizza la sintesi tra il progetto di poema paradisiaco dedicato a Beatrice e quello politico morale dedicato a Virgilio.

Il terzo capitolo si concentra infine sul sorgere e sul tramontare delle speranze politiche di Dante legate alla discesa di Arrigo VII in Italia e sul passaggio quindi “dal sogno imperiale alla città celeste: Purgatorio e Paradiso” e racconta la stesura della seconda e della terza cantica della Commedia, collegandola agli anni di esilio sino all’approdo a Verona e poi a Ravenna.

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