Sono Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis i protagonisti del capolavoro “
A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, proposto venerdì 16 maggio alle 21.10 su Rai Movie per il ciclo “Meravigliosamente classico”. Jerry e Joe sono due musicisti di jazz di Chicago, piuttosto spiantati. Per puro caso assistono a una terribile esecuzione da parte di un gruppo di gangster spietati, ma i criminali non vogliono testimoni e decidono di dar loro la caccia. Come sfuggire? I due si travestono da donne e si fanno scritturare da un’orchestra femminile diretta in Florida. E fra le musiciste c’è la bella “Sugar” Kandinsky. Nel cast anche George Raft, Pat O’Brien, Joe E. Brown, Nehemiah Persoff.
Si suole citare, a proposito di questo film, l’inossidabile sceneggiatura, che garantisce un divertimento non triviale su un tema sovente oggetto di sguaiataggini assortite. In effetti, nella cinquantennale e gloriosa carriera di Wilder sceneggiatore, Some like it hot è uno dei capolavori più alti per qualità di scrittura: ritmo, intelligenza, sorriso (il regista è per converso meno interessato di un tempo a sperimentazioni sulla definizione plastica dello spazio, e si accontenta di una mise en scéne funzionale: stupendo canto del cigno della commedia classica). Ponendo l’accento sul cotè spassoso delle avventure di Curtis e Lemmon, sull’equivoco in cui cade il miliardario svagato e innamorato, sulla naiveté di una Marilyn mai così deliziosa e brava, sulla girandola d’irresistibili battute orchestrate senza una stecca, si sminuisce però l’aspetto più radicale del film. Wilder ha declinato variamente il tema prediletto del travestimento, e del capovolgimento di ruolo e d’identità che esso comporta; nel ‘passaggio dall’innocenza all’esperienza’ (Farber), la maschera si rivela uno strumento doloroso ma utile in un primo momento a salvarsi da un impasse, poi ad assumere consapevolezze.
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