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Stasera in TV: I reportage di Tv7 su Rai1 – Viaggio nell’attualità a cura del Tg1

Stasera in TV: I reportage di Tv7 su Rai1 - Viaggio nell'attualità a cura del Tg1 Stasera in TV: I reportage di Tv7 su Rai1 - Viaggio nell'attualità a cura del Tg1Tanti gli argomenti al centro di Tv7, la trasmissione di approfondimento in onda venerdì 29 gennaio a mezzanotte su Rai1. Si partirà con “Sicilia in rosso”: reportage dalla Sicilia che per due settimane è stata l’unica regione rossa. Pieni i reparti Covid negli ospedali, ancora vittime nelle RSA e campagna vaccinale nella quale si abbatte lo scandalo dei “furbetti”: a Petralia Sottana i Nas indagano su 333 vaccinazioni a persone senza diritto a riceverli. Ai microfoni del Tg1 Anna Madonia, vice sindaca di Polizzi Generosa, dice di essersi vaccinata dopo aver saputo sui social di dosi disponibili. Per il commissario Covid di Palermo, Renato Costa, il calo di consegne da parte di Pfizer ha escluso 15.000 persone dalla somministrazione e si procede solo con i richiami. Intanto si acutizzano le ‘altre emergenze sanitarie’. A Gela, un comitato di cittadini si batte per l’ospedale dove mancano servizi importanti e ci sono anziani che aspettano da un anno un intervento alla colecisti. A seguire il servizio “Vaccini per tutti? “. Il nazionalismo vaccinale non solo danneggia tutti ma è controproducente” dice, ormai da settimane, il Direttore Generale dell’OMS, Gebreyesus. E che la campagna di vaccinazioni non stia andando per il verso giusto lo dimostra non solo il baratro che separa Nord e Sud del mondo, ma anche i problemi di produzione e di approvvigionamento che stanno condizionando l’Italia e altri Paesi. Per Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, “bisogna avere pazienza, produrre un vaccino non è come produrre un’aspirina”. C’è chi invece punta il dito contro gli accordi bilaterali che molti Stati hanno siglato con le industrie farmaceutiche: “sono più di 40” – rivela a Tv7 Enrico Bucci, biochimico della Temple University. E c’è chi, come Silvio Garattini dell’Istituto Mario Negri e Gino Strada di Emergency, contesta il sistema dei brevetti, asserendo che per il Covid19 andrebbe sospeso. Poi sarà la volta dell’approfondimento “Non ho l’età”. Termini e condizioni dei social da accettare al momento dell’iscrizione pongono dei limiti di età. Ma a chi tocca verificare la reale età degli utenti al momento della creazione degli account? Su questo equivoco vengono estratti anche i dati (preziosi) dei minori; e questo è il business dei social media. Dopo la morte di una bimba forse collegabile a una sfida estrema su TikTok, si riaccende l’attenzione sull’influenza negativa dei social network e dei loro algoritmi: a tutte le età i bambini si connettono e nessuno controlla. “Le categorie mentali che utilizziamo – spiega il sociologo Massimo Di Felice – sono superate e il problema va visto in un nuovo modo di essere nel digitale”. Guido Scorza, dell’Authority della privacy, parla dei provvedimenti presi e della trattativa in atto con TikTok e Facebook. E ancora “Le ferite”: viaggio a Mostar che torna al voto dopo 12 anni senza elezioni, una città paralizzata dalle liti tra etnie sulla legge elettorale. Tutto merito di Irma Baralija, Vicepresidente del Partito Naša Stranka, che ha fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo che le ha dato ragione. Un primo segno di cambiamento nonostante, a 26 anni dalla fine della guerra, molti edifici siano ancora distrutti e quella che era la linea del fronte, il Boulevard della Fratellanza, rimanga ancora un muro invisibile: croati cattolici a ovest, al di qua del ponte, musulmani bosniaci a est. Le difficoltà democratiche ed economiche di una Bosnia che dal 2013 chiede di entrare in Europa si sommano all’emergenza migranti. Tra i ruderi rimasti in piedi ci sono altri profughi di altre terre. Sono quasi tremila. “La Bosnia non può essere lasciata sola – dice Silvia Maraone della ong Ipsia-Caritas, sul territorio dal 1997 – si rischia la catastrofe umanitaria”. Poi il servizio “L’essenza dello stretto”. In una zona circoscritta della provincia di Reggio Calabria si coltiva il miglior bergamotto al mondo. Duemila ettari dedicati a questa coltura in Calabria, ciascuno dei quali può fruttare 400 quintali di prodotto. Ma occorrono 100 kili di bergamotto per produrre 500 grammi di essenza, un’essenza che è la componente di base per il 65 per cento dei profumi prodotti sul mercato. A Tv7 la storia di questo ‘profumo’ che cresce in un fazzoletto di Italia e fa il giro del mondo. Non possono farne a meno le più importanti industrie cosmetiche a cominciare da quelle francesi, che sin dalla metà del 700 venivano ad acquistarne grandi quantitativi sulle coste reggine. Subito dopo sarà la volta del reportage “La promessa mantenuta”. Da bambina amava leggere e, soprattutto, scrivere. All’età di 10 anni dedica una lettera a sé stessa: “Quando sarai grande scrivi le storie che stai inventando. Sono bellissime. Scrivile. Scrivile”. E così ha fatto. Lia Levi, nata da famiglia piemontese di religione ebraica, è oggi autrice di molti romanzi per adulti e per ragazzi, da “Una bambina e basta” a “Questa sera è già domani” fino a “Ognuno accanto alla sua notte”, pubblicato da pochi giorni giorni. La scrittrice racconta la sua scrittura, la guerra e le persecuzioni razziali, ma anche il candore dei desideri e le speranze che non muoiono mai. A seguire “Come eravamo”. Dagli archivi di Tv7, il rastrellamento del ghetto di Roma del 1943 raccontato – 20 anni dopo, al microfono di Sergio Zavoli – da chi si è salvato ma non riesce a dimenticare l’orrore di ciò che avvenne tra le strade del Portico d’Ottavia, a piazza Giudia. Camion appostati, decine di uomini delle SS, spari, portoni fracassati, retate. E soprattutto, affetti strappati per sempre. In chiusura “Sotto il segno della luna”. Tornano le notti di Luna Rossa e, mai come quest’anno, torna la voglia di sognare. È il fascino del mito, un emblema di eleganza e d’ inventiva, un’eccellenza tutta italiana, una storia che parte da lontano raccogliendo il testimone dalle prime sfide. Ora, nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda il team Prada proverà a compiere una nuova impresa dopo la conquista – nel 2000 – della Louis Vuitton Cup. Storie di uomini e marinai, di sfide e di speranze, di barche diventate macchine volanti, oggetti del futuro capaci di annullare le distanze e il tempo volando fino a 50 nodi, quasi 110 chilometri orari.

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