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Stasera in TV: Morto Stalin, se ne fa un altro – Su Rai5 (canale 23) una satira sul potere

Stasera in TV: Morto Stalin, se ne fa un altro - Su Rai5 (canale 23) una satira sul potere Il regista Armando Iannucci firma una satira sul potere e sul totalitarismo in una commedia nera con un formidabile cast internazionale. È il film “Morto Stalin, se ne fa un altro” che Rai5 propone martedì 5 gennaio alle 21.15, senza interruzioni pubblicitarie. Nella notte del 2 marzo 1953, c'è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un sadico, un dittatore. È Joseph Stalin, il Segretario Generale dell'Unione Sovietica. Non ne avrà ancora per molto, e le sue condizioni aprono una guerra di successione senza precedenti. Nel cast Steve Buscemi è Khrushchev; Michael Palin il fedelissimo Molotov; Jeffrey Tambor interpreta il vice di Stalin, Malenkov; Jason Isaacs l’implacabile generale Zhukov; Simon Russell Beale è il capo dei servizi segreti Beria e Olga Kurylenko la pianista dissidente Maria Yudina. Liberamente ispirato al graphic novel "La morte di Stalin" di Fabien Nury e Thierry Robins, il film ha vinto Premio Fipresci al 35° Torino Film Festival (2017). Il regista Armando Iannucci firma una satira sul potere e sul totalitarismo in una commedia nera con un formidabile cast internazionale. È il film “Morto Stalin, se ne fa un altro” che Rai5 propone martedì 5 gennaio alle 21.15, senza interruzioni pubblicitarie. Nella notte del 2 marzo 1953, c’è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un sadico, un dittatore. È Joseph Stalin, il Segretario Generale dell’Unione Sovietica. Non ne avrà ancora per molto, e le sue condizioni aprono una guerra di successione senza precedenti. Nel cast Steve Buscemi è Khrushchev; Michael Palin il fedelissimo Molotov; Jeffrey Tambor interpreta il vice di Stalin, Malenkov; Jason Isaacs l’implacabile generale Zhukov; Simon Russell Beale è il capo dei servizi segreti Beria e Olga Kurylenko la pianista dissidente Maria Yudina.
Liberamente ispirato al graphic novel “La morte di Stalin” di Fabien Nury e Thierry Robins, il film ha vinto Premio Fipresci al 35° Torino Film Festival (2017).

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