“La guerra nel piatto” è il titolo della quinta puntata della serie di speciali firmati “
Petrolio“, realizzati in prima serata dalla squadra di Duilio Giammaria. L’indagine in onda martedì 13 maggio alle 21.25 su Rai 3 esplora – tra scienza, cultura gastronomica, arte e politica – come sta cambiando il nostro rapporto con il cibo: se è vero che siamo ciò che mangiamo, chi siamo diventati oggi? La vita e la quotidianità delle persone sono sempre più influenzate e circondate dai cibi ultraprocessati, a partire dagli scaffali dei supermercati fino ai ristoranti. Ma cosa si nasconde dietro un’offerta che promette di essere “sana e naturale”? E quali sono i rischi per la salute? Esiste davvero una proposta alternativa alle grandi industrie che ormai hanno conquistato il mercato internazionale? Se il cibo è davvero anche politica, quando e come intervenire?
“Petrolio” ha fatto queste e molte altre domande ai più grandi esperti e scienziati internazionali, da Giles Yeo della Cambridge University al Professor Luigi Fontana – uno dei massimi esperti al mondo di longevità – da Silvio Garattini, direttore dell’istituto ricerche Mario Negri, a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, fino a Leonardo Mendolicchio, psichiatra specializzato nella cura di disturbi alimentari.
In studio con Duilio Giammaria, lo storico dell’arte Flavio Caroli, il sondaggista e presidente dell’Istituto Ixè Roberto Weber, lo scrittore e ambientalista Fabio Ciconte.
Tutte le grandi trasformazioni che ci hanno condotti a essere chi siamo oggi sono state scandite anche dal nostro rapporto con il cibo: la rivoluzione agricola che ha fatto nascere le prime civiltà, il “che mangino brioches” – attribuito a Maria Antonietta – che ha trascinato l’ancien régime sulla ghigliottina, le grandi carestie dei secoli scorsi che influenzano ancora il presente – la Grande carestia irlandese del 1845-52 ci ha dato la dinastia Kennedy negli Stati Uniti.
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