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Stasera in TV: PresaDiretta, “Vertenza Italia”

Nell’ultima puntata di questo ciclo, PresaDiretta, stasera alle 21.45 su Rai3, attraversa la stagione delle vertenze industriali che agitano il mondo del lavoro. Stasera in TV: PresaDiretta, "Vertenza Italia" Stasera in TV: "PresaDiretta", Vizio di Stato

Cominciando con l’ex Ilva di Taranto, oggi ArcelorMittal, per capire a che punto è la bonifica dell’impianto siderurgico più grande d’Europa, tra la necessità di tutelare la salute e quella di salvare i posti di lavoro.

Parla per la prima volta in televisione con un’intervista in esclusiva per PresaDiretta, il Vice Presidente e Amministratore Delegato di ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl. Quali sono i piani dell’azienda per il futuro dell’impianto di Taranto? I tavoli di crisi come quello che coinvolge la Whirpool di Napoli e le numerosissime fabbriche dell’indotto: centinaia di operai con le loro famiglie, appesi al filo di una trattativa sempre più difficile

PresaDiretta racconta poi l’incredibile storia del Portogallo, Paese che nel 2012 aveva sfiorato il default e subito le durissime misure di austerity in cambio degli aiuti europei, ma che poi ha vinto la scommessa della rinascita economica e del riscatto sociale. Come ha fatto il Portogallo a rimettere a posto i conti dicendo no all’austerity?

Ospiti in studio di Riccardo Iacona il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, per raccogliere le preoccupazioni e le richieste dell’amministrazione cittadina nei confronti del polo siderurgico e della politica. Un gruppo di ex dipendenti del colosso dei call center, Almaviva. Perché quando si spengono i riflettori mediatici, le vertenze vengono dimenticate.

E infine una pagina speciale con cui PresaDiretta lancia la campagna #HIVSPEZZIAMOLACATENA con un reportage su un’epidemia dimenticata, HIV: 10 AL GIORNO.

Pensavamo fosse una malattia del passato e invece oggi in Italia ci sono 3600 nuove diagnosi di Hiv all’anno, 10 al giorno. E questa è solo la punta dell’icerberg, perché il problema è stato rimosso. Soprattutto tra gli eterosessuali e tra i più giovani, che hanno perso la percezione del rischio. E nonostante gli incredibili progressi della medicina, in Italia si muore ancora di Aids. Cosa fare per fermare l’epidemia?

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