Vai al contenuto

Stasera in TV: “Senza distinzione di genere” su Rai Storia (canale 54) – La Corte costituzionale e i diritti della donna

Stasera in TV: "Senza distinzione di genere" su Rai Storia (canale 54) - La Corte costituzionale e i diritti della donna Stasera in TV: "Senza distinzione di genere" su Rai Storia (canale 54) - La Corte costituzionale e i diritti della donnaIl lungo cammino verso la parità attraverso le tappe che hanno intrecciato la storia delle donne italiane con quella di un organo di garanzia che ha spesso fatto sentire la propria, autorevole voce: la Corte costituzionale, garante della nostra Carta costituzionale e dei diritti dei cittadini. Un’istituzione che, con i suoi interventi sulle leggi in vigore nel nostro Paese, ha contribuito allo sviluppo storico e giuridico della società italiana e che Marta Cartabia, neoeletta Presidente della Consulta e prima donna a ricoprire questo ruolo, racconta con la giornalista Stefania Battistini nel programma di Rai Cultura “Senza distinzione di genere”, in onda da martedì 6 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.
Sei puntate – firmate da Alessandro Chiappetta, Fabrizio Marini, Marta La Licata e Chiara Morellato, con la regia di Graziano Conversano – che analizzano, in particolare, le sentenze che hanno inciso sui cambiamenti sociali, politici e civili legati alla vita delle donne a partire, nella prima puntata, dal pronunciamento che ha portato nel 1963 al via libera legislativo per l’accesso delle donne al concorso in magistratura. Un percorso non senza ostacoli, che ha avuto il suo culmine nel 1996, quando una donna – Fernanda Contri – è stata nominata per la prima volta giudice alla Corte costituzionale.
Nelle puntate successive, la serie analizza le sentenze e le leggi che hanno inciso sulla parità coniugale, sull’accesso alla politica e alle cariche pubbliche, su questioni come l’interruzione di gravidanza, la tutela della salute della donna e del bambino e quella delle donne oggetto di violenza. Ma si parla anche di carcere femminile e di riforme dell’ordinamento penitenziario che hanno avuto l’obiettivo di coniugare giustizia e salvaguardia della dignità umana, soprattutto per i soggetti più vulnerabili come le donne con i loro bambini. L’ultimo appuntamento, che si ricongiunge idealmente al primo della serie, è dedicato, invece, alle donne che, rivestendo il ruolo di giudici in varie corti nel mondo, si incontrano ogni anno alla Yale Law School, in Connecticut. Un momento di confronto importante che, tra gli altri argomenti trattati, consente di tenere alta l’attenzione sulle discriminazioni che le donne subiscono nelle diverse società e per continuare a discutere sul concetto di parità tra uomo e donna.

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend