Seconda prova su LP per Kaouen,“Gufo” in bretone.
Polistrumentista e arrangiatore dei sette brani di Mirages per un totale di trentacinque minuti.
Il disco è diviso in due parti: Tomm e Yen (Sempre dal bretone), RIspettivamente Fuoco e Gelo… concetto interessante che l’artista vuole intendere come incontro tra opposti.
Ora, guardando il punto di vista stilistico dell’electro-psichedelia del Gufo di Nizza (nato come Nicola Amici, è originario di Jesi ma ora residente nella cittadina Francese) il filo conduttore sono strati di drum beats e sintetizzatori che fortificano le chitarre, il tutto si abbraccia e confluisce in discorso fra il tribale e a tratti Fuzz-house dance (Basta ascoltare “Reachin’ The Stars” e “Immaterial Jungle” dove le batterie sono supportate da congas e bongo… ovviamente elettronici).
Bella la suite di “Mirage Noir” che oscilla fra i Portishead di Dummy e le sperimentazioni, o le schitarrate desert rock, di Tommy Guerrero di Road to Knowhere.
Notevole “Indina” dove i synth prendono il sopravvento e il quattro quarti strutturale dell’ House si perde completamente per una diluita e sincopata articolazione di chitarre sporche e drum beat spezzato, inoltre i Synt eterei aprono e chiudono una parentesi che contiene tutta l’aritmia e volubilità della parte ritmica e melodica.
Di certo è un disco Ambient complesso ma orecchiabile, rilassante ma capace di farti passare per palpabili i “Mirages” di generi che strattonano per mettersi a fuoco nell’occhio di bue manovrato da Kaouenn.
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