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Recensione: “Flamer” – …io i ragazzi li odio…

Recensione: "Flamer" - ...io i ragazzi li odio... Recensione: "Flamer" - ...io i ragazzi li odio...Flamer
di Mike Curato, traduzione di Diego Bertelli,
pubblicato in Italia da Tunué

Hai 14 anni, un’estate da vivere e un futuro prossimo denso di incertezze e cambiamenti. Hai 14 anni, pochi? Troppi? Abbastanza per sentirti “in maturazione”, abbastanza per “bruciare” le tappe di un percorso tutto in salita verso la conoscenza di te stesso.
Un’estate, un’ultima estate acerba, dove drizzare le antenne e annotare tutto, ogni mutamento, ogni emozione. Piccoli sogni, inciampi, goffi tentativi di farsi accettare dal “gruppo”. Tutto scorre tra le pagine illustrate di una graphic novel che con ironia e disincanto mette a nudo le verità “seminascoste” di Aiden.

Perchè Aiden è un “diverso”, scopre di esserlo in questa calda estate, dove le alternative sembrano essere poche e tutte aspramente difficili. Omologarsi? Strisciare nel sottobosco dei “normali” indossando una maschera condivisibile dal resto del mondo, oppure mostrarsi in tutta la bruciante diversità? In un mondo dove violenza, bullismo e omofobia sono ancora piaghe sociali invitte, come può un adolescente un pò goffo e estremamente sensibile restare a galla?

Io lo so che non sono gay. Ai ragazzi gay piacciono gli altri ragazzi. E io i ragazzi li odio. Sono cattivi, mi fanno paura, e rovinano sempre tutto dicendo cose stupide. Odio quella parola. Gay. Mi fa sentire…vulnerabile.

Cicatrici, ricordi, sensazioni, vissute in prima persona dall’autore, al suo esordio, trasudano di vignetta in vignetta e nell’incedere in bianco e nero di una storia tante, troppe volte, ripetuta, si accende la fiamma della voglia di vivere, di essere, di mostrarsi al mondo.

Un mondo che fa di tanti dei reietti, degli emarginati che vivono nelle pieghe di ruoli preconfezionati, proprio come gli X-men, i supereroi della Marvel: esseri vittime di una mutazione genetica rinnegati dalla società, ma che grazie al gene X che li rende diversi, riescono a sviluppare abilità e poteri che nonostante tutto utilizzano per il bene comune.

Cosa sognare a 14 anni? Il mondo mascolino che lo attornia sogna di essere Wolverine, ma Aiden? Aiden ha dentro un fuoco che arde e scoppietta, che cerca una via di fuga per brillare con tutta la sua divampante forza vitale… lui sogna di essere la Fenice Jane Grey, di rinascere attraverso la catarsi delle fiamme e dalla cenere residua, ricominciare a vivere, finalmente…

Con uno sguardo trasparente e compassionevole, Mike Curato, accompagna il suo protagonista alla ‘scoperta’ della propria omosessualità. Quando inizia questo viaggio? È un fulmine a ciel sereno o l’esito di una lunga serie di ‘indizi’? Quante cose vissute ‘prima’ vengono comprese ‘dopo’? Ma prima e dopo cosa?

C’è un momento in cui hai piena certezza di chi o cosa sei? Dubbi e certezze, tristezze e gioie, paure e curiosità guidano il lettore nel riconoscimento, nell’acquisizione di consapevolezza dell’identità di Aiden. Ma… tempi e modi di questo percorso sono gli stessi per tutti?

“Ogni volta che provo a comportarmi “normalmente” la gente mi prende in giro ancora di più. Insomma, non mi riesce. Quindi sono fregato in un modo o nell’altro. Per cui basta. Non riesco mai ad accontentare nessuno. Ma perché non lo capite? Io non sono come voi e non potrò mai esserlo!”.

Questo libro si propone di affrontare alcuni momenti dello sviluppo e dell’orientamento (omo)sessuale in adolescenza, evidenziando alcuni aspetti spesso trascurati. Il rischio quando si parla di omosessualità, è di demonizzare la cosiddetta “normalità”, creando un cortocircuito sociale. Curato ha la capacità di mantenersi in equilibrio tra differenze e uguaglianze, la sessualità immaginata e poi vissuta da Aiden è raccontata attraverso l’incontro con l’altro, col corpo e non solo, dando un peso relativo all’appartenenza di genere. Il ragazzo inizia a scoprire delle emozioni diverse che vivono in lui, qualcuna piacevole, qualcuna un po’ meno, qualcuna che fa paura o che fa soffrire.

Le immagini mostrano con semplicità tutto il complicato meccanismo fatto di esperimenti, destinati a fallire, di negazione, prevenzione e riparazione.
Con l’incedere un pò goffo di Aiden, procediamo in punta di piedi: gli impulsi e sentimenti vengono prima negati dal ragazzo. Nel tentativo di evitare tutte quelle situazioni che innescano tali impulsi e sentimenti, si isola sempre più. Infine prova a correggere quegli impulsi, per mostrare (e dimostrare a sé stesso e agli altri) che in realtà non ha alcuna tendenza amorosa nei confronti di persone del proprio sesso.

Tutto questo senza perdere di vista, che al di là dell’aspetto della sessualità c’è anche un sentimento d’amore, il quale, che sia verso persone del proprio sesso o dell’opposto, porta con sé, sempre, emozioni forti e sconvolgenti.

Narrando l’estate del giovane Aiden, Mike Curato realizza un testo autobiografico e coraggioso, designato dalla New York Publick library e da Booklist come migliore libro dell’anno.

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