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Recensione: “L’incantesimo della scienza” – Un papa, la scienza e la magia

Recensione: "L'incantesimo della scienza" - Un papa, la scienza e la magia Recensione: "L'incatesimo della scienza" - Un papa, la scienza e la magia L’incantesimo della scienza
di Massimo Oldoni
Marietti Editore

“Siamo entrati in un mare in tempesta, facciamo naufragio e gemiamo. In nessun luogo lidi sicuri, in nessun luogo si presenta un porto”
scrive il protagonista di questa biografia in una sua epistola riportata nel libro e dalle sue parole possiamo ben comprendere il quadro storico in cui visse e la sua anima tormentata.
Ma chi è questa figura storica che non ha niente da invidiare al personaggio di un romanzo?
È Gerberto d’Aurillac, alias Papa Silvestro II, uno straordinario protagonista del Medioevo europeo.
L’illustre storico nonché scrittore Massimo Oldoni è l’autore di questo libro intitolato “L’incantesimo della scienza” e già dal titolo intuiamo che si tratti dell’interessante e coinvolgente resoconto di un periodo come l’anno Mille, durante il quale scienza e magia sembravano ancora strettamente imparentate.

Il “disagio esistenziale” di Gerberto trova nella scienza e nella filosofia “un incantesimo di quiete”, un porto sicuro dove “approdare sempre”. La fuga nello studio di storici e poeti dell’età classica, di matematica, di astronomia e di fisica gli serve, cioè, a “difendersi dalle turbolenze del mondo”.

Sono molti gli argomenti di grande attualità presenti nel libro di Massimo Oldoni, la cui lettura ci fa riflettere sugli aspetti della nostra contemporaneità, per esempio quando Gerberto raccomanda di “fuggire soprattutto dal torpor mentis per non rimanere hebetati dalle seduzioni del mondo”, che lui vede nascoste “nel denaro e nel prezzo dato a ogni cosa”, comprese le cariche istituzionali.

Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, emerito di Lingua e Letteratura Mediolatina all’Università di Roma Sapienza, ha insegnato in molte Università in Europa e negli USA. Studioso di fama internazionale con opere fondamentali, è accreditato a Barcelona, Parigi, Heidelberg, Turku, Berkeley-Los Angeles. Premio della Cultura 1986 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dirige “Nuovo Medioevo”, Collana di Studi e Testi (Liguori Editore, Napoli). Ha collaborato per 18 anni ai Programmi Culturali della RAI. Ha scritto anche libri di poesia e un romanzo.

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