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Recensione: “Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”. Un libro per scoprire la verità sulla salute delle donne

Recensione: “Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”. Un libro per scoprire la verità sulla salute delle donne Recensione: “Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”. Un libro per scoprire la verità sulla salute delle donneQuesto libro è un tentativo di spiegare che cosa è veramente utile alla salute della donna e cosa è solo pubblicità o, peggio, speculazione. Ci voglio provare anche per ringraziare le donne per tutto quello che mi hanno dato in questi anni. Il libro lo dedico a loro”.

Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”, scritto egregiamente e con una scrittura molto efficace e comprensibile nonostante gli argomenti trattati da Salvo Di Grazia, medico chirurgo e ginecologo, è edito da Editori Laterza, e cerca di affrontare la salute femminile a tutto campo.

E utile assumere integratori per stare meglio? Gli ormoni in menopausa sono l’elisir di giovinezza? Con quale periodicità bisogna sottoporsi ai controlli per ottenere il massimo dalla prevenzione? E vero che ci si può disintossicare con una tisana? L’infarto è un rischio solo per gli uomini? E la cellulite è una malattia?

Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”, è uno strumento prezioso per rispondere a queste e a tante altre domande: non è facile infatti orientarsi nel labirinto dei consigli, delle terapie, delle promesse miracolose che ci arrivano ogni giorno da mezzi di informazione superficiali o dalle pubblicità a volte poco trasparenti delle aziende farmaceutiche.

Le donne sono quasi sempre più attente degli uomini alla propria salute, ai controlli, alle visite, e questo va a loro vantaggio. Il rischio da evitare è però quello di diventare vittime privilegiate di un eccesso di ‘medicalizzazione’ in tutte le fasi della vita.

Un libro che tutte le donne dovrebbero leggere, perché aiuta a fare chiarezza per affrontare serenamente i piccoli e i grandi problemi e perché la medicina ci salva la vita, ma bisogna saperla usare.

Gli anni sono passati, mi sono specializzato e ho iniziato a esercitare la professione. Recentemente mi sono trovato a ripercorrere tutta la mia attività: mentre stavo preparando un curriculum, ho realizzato di aver svolto più di diecimila visite ginecologiche ed effettuato centinaia di ecografie. Ho assistito finora alla nascita di oltre duemila bambini ed eseguito centocinquanta parti cesarei”, scrive nell’incipit Salvo Di Grazia.

Un medico che è sicuramente in grado di poter parlare della salute femminile. Negli ultimi dieci anni della sua vita, oltre a curare le donne, aiutarle a partorire, risolvere tanti problemi di salute, ha iniziato un’attività di divulgazione: ovvero cerca di spiegare nella maniera più semplice possibile la

differenza tra una cura vera e una finta. Purtroppo, come tutti noi sappiamo, ci sono tantissime truffe sulla salute, e quindi dobbiamo saper distinguere cosa intendere per scienza e cosa come falsa scienza.

Per troppi anni la salute delle donne è stata sottovalutata, nel vero senso della parola: valeva meno. La donna era prima una moglie, poi una mamma, poi una casalinga. Doveva lavorare sodo, fare figli e poi badare agli altri. Non c’era alcun motivo di avere una madre in salute, non era un sostegno economico per la famiglia”, spiega ancora il professore nel libro“Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile”.

Solo alla fine dell’Ottocento iniziarono a comparire personalità più aperte e illuminate, medici e professionisti che sfidarono le usanze dell’epoca pretendendo che le donne venissero curate allo stesso modo degli uomini.

La donna ha una sua salute personale perché ha una struttura ormonale particolare, attraversa fasi della vita diverse, non solo una dall’altra ma anche rispetto a quelle dell’uomo che, fondamentalmente, ha una vita abbastanza monotona dal punto di vista fisiologico. Così dall’adolescenza si passa all’età fertile e poi alla menopausa e ogni stadio ha le sue caratteristiche e i suoi disturbi specifici, che non sono necessariamente malattie ma aspetti della vita che a volte basta saper affrontare.

““Prendersi cura” non significa solo curare le malattie. Il medico, e quindi anche il ginecologo, si deve preoccupare del benessere generale, della salute appunto. Il bravo medico, oggi più che mai, dovrà essere anche di supporto nell’insegnare le buone pratiche e nel riconoscere le speculazioni. Esiste infatti il rischio che ci si approfitti dei soggetti fragili, trasformandoli in potenziali malati, quindi in clienti dei produttori di farmaci”, ricorda Salvo Di Grazia.

“Le donne sono l’altra metà del cielo”, si sente spesso dire. In effetti le donne dimostrano un grande coraggio davanti a notizie tragiche, ed è veramente affascinante la forza che una donna riesce a trovare durante il travaglio del parto, per poi sciogliersi in un sorriso di felicità alla vista del proprio bambino.

Salvo Di Grazia, medico chirurgo, ostetrico e ginecologo, è esperto di chirurgia endoscopica e fisiopatologia della riproduzione umana. Da più di dieci anni svolge anche attività di divulgatore scientifico con interventi sulla stampa, in programmi televisivi e collaborando con università e istituzioni scientifiche. Punto di riferimento su internet quando si tratta di smascherare truffe mediche, false medicine e cure non scientifiche con il suo sito “MedBunker”, collabora anche con “il Fatto Quotidiano” e “Le Scienze”. È autore di Salute e bugie (Chiarelettere 2014) sui ciarlatani della medicina e Medicine e bugie (Chiarelettere 2017) sulle finte cure vendute in farmacia.

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