Il biopic su Freddie Mercury e i Queen
Una biografia non facile da raccontare, una scommessa vinta. Su Rai 2, giovedì 18 gennaio alle 21.20 andrà in onda il biopic capolavoro su Freddie Mercury e i Queen, “Bohemian Rhapsody”.
L’idolo del pop è stato in assoluto tra gli artisti indimenticabili non solo della musica britannica ma di quella mondiale. Ricostruire la vita di un personaggio tanto controverso, trasgressivo e a tratti enigmatico era una sfida che intimidiva biografi, registi e soprattutto attori. A quasi trent’anni dalla sua scomparsa, il regista Bryan Singer e Rami Malek, l’attore americano di origini egiziane che interpreta Mercury, hanno avuto il coraggio di affrontare questa sfida.
“Bohemian Rhapsody”, ripercorre la vita, l’evoluzione artistica e le inquietudini del leader dei Queen, gruppo entrato nella storia del pop internazionale. Il film racconta i primi quindici anni di carriera della band, dalla formazione nel 1970 fino all’esibizione del 1984, nel Live Aid londinese. Il film è anche una fotografia dell’uomo, oltre la star: entra nella personalità di Mercury, un trascinatore dal traboccante talento ma dalla vita personale irrequieta.
Malek, la cui somiglianza con Mercury è impressionante, fatta anche di lavoro sulla corporeità e sulle movenze del cantante, ha conquistato l’Oscar come miglior attore protagonista, mentre le statuette vinte da “Bohemian Rhapsody”, uscito nel 2018, in totale furono quattro.
Il punto centrale del film è l’appartenenza. La vita di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody è contrassegnata dal desiderio di appartenere a qualcosa o a qualcuno, il desiderio di fare pace con un’identità sessuale che lo privava degli affetti per come li desiderava e quello di conciliarsi con una famiglia che non vedeva di buon occhio ciò che faceva. La band è il paradiso da cui si allontana, attratto da cattive frequentazioni.
Appuntamento con un film che, alla sua uscita, fece molto discutere. Ovviamente su RaiPlay.
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