Stasera Art Night. Raffaello. Il mito e la modernità Stasera in TV: Art Night. Raffaello. Il mito e la modernità
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Stasera Art Night. Raffaello. Il mito e la modernità

Stasera Art Night. Raffaello. Il mito e la modernità Stasera in TV: Art Night. Raffaello. Il mito e la modernitàIl ritratto di un grande protagonista dell’arte rinascimentale, non solo pittore e architetto, ma anche intellettuale capace di interpretare il progetto di un’intera società: è “Raffaello. Il mito e la modernità”, dedicato al Maestro urbinate, in onda mercoledì 12 Giugno alle 21.15 su Rai 5.

Grazie alle riflessioni dello scrittore e restauratore Antonio Forcellino, il documentario ripercorre quello che viene considerato il “periodo d’oro”, gli anni romani dal pontificato di Giulio II alla morte di Leone X nel 1521. Si parte analizzando le opere d’architettura con lo storico dell’architettura Alessandro Viscogliosi nella splendida Villa Madama e la Cappella Chigi in S. Maria del Popolo, mentre l’architetto Paolo Portoghesi spiega Raffaello e il fondamentale riferimento alla classicità. Dall’amore di Raffaello per l’antico nasce la “Lettera a Leone X”, scritta con l’amico Baldassarre Castiglione, primo esempio di storia della tutela del patrimonio artistico: ne parla lo storico Francesco Paolo di Teodoro ai Mercati di Traiano. E poi il rapporto con i committenti, i papi e l’amico banchiere Agostino Chigi: la Villa Farnesina, luogo di svago e delizie del ricco banchiere Agostino, mostra una perfetta simbiosi tra architettura e paesaggio. Raffaello lavorerà prima all’affresco della Galatea (illustrato dalla conservatrice della Villa, Virginia Lapenta) per poi passare a quelli della “Loggia di Amore e Psiche”, illustrati dalla esperta botanica Giulia Caneva e dal chimico Antonio Sgamellotti.

Raffaello ha trovato il modo di sviluppare anche il talento degli altri, un’altra caratteristica che permette un excursus nel contemporaneo: la “bottega” di Vetrya, un’azienda che si occupa di intelligenza artificiale e, sul modello di una bottega rinascimentale, promuove innovazione, cultura. Ne parlano i fondatori Katia Sagrafena e Luca Tommasini (il più giovane Cavaliere del Lavoro). Per approfondire la fortuna di Raffaello dal Cinquecento all’Ottocento, si visita la Collezione Davoli (illustrata dai curatori Davoli e Panizzi) nella Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

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