Vai al contenuto

Stasera in tv torna l’appuntamento con Binario cinema

Sole alto

Stasera in tv torna l'appuntamento con Binario cinema

Tre storie differenti tra loro, ma tutte incentrate su un amore impossibile, quello tra un lui croato e una lei serba, ambientate in un arco temporale di tre decenni, prima, durante e dopo il conflitto nei Balcani. Stessi attori, ma situazioni diverse, per il film “Sole alto” di Dalibor Matanic, in onda domenica 18 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”. Nel cast, Tihana Lazovic, Goran Markovic, Nives Ivankovic, Mira Banjac, Slavko Sobin.

Mentre la guerra infuriava in Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, formata da tre diverse etnie (Bosgnacchi, Serbi e Croati) era in una situazione di pace momentanea e instabile, in quanto le tensioni etniche erano pronte a esplodere.

Nel settembre del 1991 l’Armata Popolare Jugoslava distrusse un piccolo villaggio all’interno del territorio bosniaco, Ravno, abitato da Croati, nel corso delle operazioni militari d’assedio di Ragusa. Il 19 settembre l’Armata Popolare Jugoslava spostò alcune truppe nei pressi della città di Mostar, provocando le proteste delle autorità locali. I Croati dell’Erzegovina formarono la “Comunità Croata di Herceg Bosna” (Hrvatska Zajednica Herceg-Bosna), embrione della futura Repubblica dell’Herceg Bosna, allo scopo di proteggere i loro interessi nazionali. Tuttavia, almeno fino al marzo del 1992, non vi furono episodi di scontro frontale tra le diverse nazionalità, che si stavano però preparando al conflitto, ormai imminente.

Il 25 gennaio 1992 il Parlamento, nonostante la ferma opposizione dei serbi di Bosnia ed Erzegovina, decise di organizzare un referendum sull’indipendenza della Repubblica. Il 29 febbraio e il 1º marzo si tenne dunque nel territorio della Bosnia ed Erzegovina il referendum sulla secessione dalla Jugoslavia. Il 64% dei cittadini si espresse a favore. I Serbi boicottarono però le urne e bloccarono con barricate Sarajevo. Il Presidente della Repubblica, il musulmano Alija Izetbegović, chiese l’intervento dell’esercito, affinché garantisse un regolare svolgimento delle votazioni e la cessazione delle tensioni etniche.

Appuntamento davvero imperdibile.

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend