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Stasera in TV: Un viaggio in sei puntate attraverso le immagini e i luoghi che hanno fatto il Novecento

Da stasera alle 23.05, torna su Rai3 la Grande Storia Doc: un viaggio attraverso le immagini, le voci, i luoghi che hanno fatto il Novecento.Stasera in TV: Un viaggio in sei puntate attraverso le immagini e i luoghi che hanno fatto il Novecento Stasera in TV: Un viaggio in sei puntate attraverso le immagini e i luoghi che hanno fatto il Novecento

Sei documentari per indagare nelle pieghe più opache della nostra storia recente. Un racconto che coinvolge direttamente il nostro Paese, le sue colonie al di là del Mediterraneo, gli anni del boom economico e quelli della speculazione edilizia, la grande industria nazionale e gli scandali della corruzione. Ma non solo.

Attraverso immagini inedite e ricostruzioni giornalistiche, la Grande Storia Doc “volerà” anche oltreoceano alla ricerca delle radici profonde del razzismo che a lungo ha avvelenato la storia degli Stati Uniti, per raccontare i movimenti per i diritti civili: da quello degli afroamericani a quelli delle minoranze gay e lgbt.
E ancora: un dettagliato racconto ripercorrerà gli effetti perversi della politica estera Usa negli anni ’70 a sostegno delle dittature militari sudamericane.

Nella prima puntata in onda domani dal titolo CEMENTO – Viaggio nell’Italia del dopoguerra, una“fotografia” dell’Italia, dagli anni del dopoguerra ad oggi, vista attraverso le grandi opere pubbliche – i palazzi, i ponti, le strade – e le speculazioni edilizie che ne hanno trasformato il volto. Da Milano a Genova, da Bologna a Roma, da Napoli a Palermo seguiremo il filo rosso del “cemento”, con interviste inedite e immagini esclusive, per raccontare la fase più delicata della nostra storia recente.

Dal piano INA Casa, al grattacielo Pirelli, simbolo del miracolo economico, passando per le Olimpiadi di Roma del 1960, fino alla realizzazione dell’Autostrada del Sole, l’Italia esprime grandi eccellenze. Ma a ripercorrerla bene la storia del nostro Paese si ha la sensazione che grandi opere e speculazione edilizia siano sempre rimaste intimamente connesse.

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