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Love & Money, sentimenti e denaro al Quarticciolo

Terra e Fuoco, orizzontale e verticale, spirito e materia: questo è Love & Money di Dennis Kelly. Già un classico della drammaturgia britannica ed europea, questo testo ci mette di fronte a quella che è la più grave perdita dell’umanità contemporanea: la perdita del senso del Sacro, ma non del Sacro inteso come qualcosa di esterno all’essere, ma del Sacro all’interno della vita stessa dell’individuo, il Sacro come il fuoco che alimenta la ricerca di una felicità superiore dell’essere, uno stato di grazia assoluto e non relativo.

Kelly rende carne viva la caduta nella materialità assoluta e senza giudizio alcuno accompagna lo spettatore in un percorso a “stazioni” imprevedibili e incredibilmente illuminanti sul giro di pensieri ed azioni che segnano il quotidiano dei più… E’ la storia di una coppia, David e Jess, narrata con un tempo non lineare. David durante una chat “hot” con una collaboratrice francese, rivela che sua moglie Jess è morta suicida. Inizia così un viaggio a ritroso nel mondo dei due.

Genitori, amici, datori di lavoro, sfruttatori occasionali: tutti frammenti di un puzzle che man mano che si compone ci illumina. David è uomo debole ed ambizioso (connubio esplosivo) che scopre presto che la sua laurea in lettere non gli farà mai guadagnare abbastanza per permettersi tutti i “giocattoli” necessari ad uno status per lui accettabile. E si dà da fare…Jess è una donna semplicemente frastornata dai mille input che la sua testa riceve, ammaliata dai mille desideri senza peso e senza ordine di importanza che la attraversano. E’ affetta da shopping compulsivo. Emerge chiaro ai nostri occhi ciò che la rende più fragile degli altri: il suo fermarsi a guardarsi vivere.

La scrittura di Kelly è densa di immagini e ricca di situazioni. I contenuti arrivano non perché “detti” ma generati dalle relazioni tra i personaggi. Scrittura ironica e tagliente, che nulla risparmia alle cento menzogne di cui i personaggi si circondano, rendendoli ai nostri occhi teneri e crudeli, suscitando riso rabbia ma anche compassione.

Come mosche in un barattolo, i personaggi nuotano, si rincorrono, soffrono, trionfano, inconsapevoli che giorno dopo giorno, si stanno identificando con gli oggetti dei loro desideri cancellando la loro personalità in modo irrimediabile. La Compagnia del Sole, per scelta alterna lavoro su testi classici a quello su testi contemporanei, tra le ultime creazioni “I Karamazov” da Dostoevskij “Guerra” di Lars Norén, “I numeri dell’Anima” da Platone . Dopo “Orlando pazzo per amore”, adattamento da Ariosto DeFilippo e Shakespeare in commedia dell’arte, torna confrontarsi con il contemporaneo. Dennis Kelly scrive per teatro, cinema e televisione (sua la serie Utopia ed il premiatissimo musical Mathilda), oramai affermato a livello mondiale. Ha conquistato il pubblico con il suo stile denso ed asciutto la sua capacità di raccontare il presente rendendolo assoluto, toccando nel vivo i punti dolenti e ridicoli dell’uomo contemporaneo. La ricchezza della sua scrittura, sta nel riuscire a rivelarci come gli aspetti tragici del quotidiano siano abilmente miscelati a momenti di paradossale ridicolo. Così come è, in fondo, la vita.

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