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Stasera in tv “Correggio, dall’ombra alla luce”

Un innovatore dell’arte

Stasera in tv "Correggio, dall'ombra alla luce"

Antonio Allegri detto il Correggio, dal nome del paese in cui è nato, è stato un innovatore, capace di studiare tecniche e tinture che ancora oggi sorprendono gli studiosi. Il documentario “Correggio, dall’ombra alla luce”, di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, prodotto da Rai Cultura e in onda martedì 19 dicembre alle 19.25 su Rai 5, indaga come Correggio non abbia subito ottenuto il riconoscimento dei contemporanei, schiacciato da predecessori come Raffaello, Michelangelo, Leonardo. Poi, nei secoli, la sua pittura è stata riscoperta poco alla volta, diventando un pittore amato in tutto il mondo. “Ogni museo del mondo ha un Correggio” dice Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Le opere di Correggio spesso sono state nascoste e dimenticate, come il gioiello della Camera della Badessa, nel Convento benedettino di San Paolo a Parma. Un’altra opera dimenticata è stata scoperta per caso a Fano, da Dario Fo. Proprio lui, drammaturgo, scrittore, attore, ebbe l’intuizione di riconoscere la mano di Correggio in un piccolo ritratto di famiglia.

Correggio, inoltre, fu autore di piccoli dipinti, ma anche di immensi affreschi. In una Parma distante dai centri culturali del XVI secolo, Correggio smonta le strutture della prospettiva modellando un immaginario prebarocco, come nella cupola di San Giovanni, per poi arrivare alla magnifica cupola del Duomo e al Complesso della Pilotta che celebra Correggio con un allestimento permanente.

«Tengasi pur per certo che nessuno meglio di lui toccò colori, né con maggior vaghezza o con piú rilievo alcun artefice dipinse meglio di lui, tanta era la morbidezza delle carni ch’egli faceva, e la grazia con che e’ finiva i suoi lavori.»

(Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori)

La luce, declinata secondo un chiaroscuro morbido e delicato, ne fece uno dei punti di non ritorno della pittura.

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