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Stasera in tv: Report nuove grandi inchieste targate Ranucci

Nuova collocazione in palinsesto, nel prime time della domenica

Stasera in tv: Report nuove grandi inchieste targate Ranucci

Torna, per la ventiseiesima stagione, Report, il programma ideato da Milena Gabanelli e da sei anni curato e condotto da Sigfrido Ranucci, in un nuovo orario, la domenica alle 20.55 su Rai 3.

Tre le inchieste della puntata di domenica 8 ottobre. La prima, dal titolo “Non sono una santa”, torna a occuparsi delle società della ministra Daniela Santanchè. Report è andato a  verificare come stanno andando le cose, allargando lo sguardo a colui che viene considerato il padrino politico della Santanchè, Ignazio La Russa, con la seconda inchiesta, sempre firmata da Giorgio Mottola,  “All’origine del potere dei La Russa”.

Con documenti inediti e testimonianze esclusive, Report indaga sulle origini del potere e della ricchezza della famiglia La Russa.

La terza e ultima inchiesta della prima puntata della nuova stagione è “Ultima fermata”, di Danilo Procaccianti. Viareggio, Pioltello, Bressanone: una lunga sequenza di incidenti sulle linee ferroviarie costata la vita a decine di persone. Le ultime cinque morti sono avvenute a Brandizzo, erano operai al lavoro sui binari senza autorizzazione. Ansfisa, l’agenzia deputata al controllo, ha sempre rilasciato l’autorizzazione di sicurezza a Rfi, accompagnandola con una lista di prescrizioni. Venti giorni dopo l’incidente di Brandizzo, l’Agenzia ha deciso di eliminare l’Ufficio ispezioni sostituendolo con uno che si occupa di supervisioni. Quanto è sicura la rete ferroviaria italiana? Report ha scoperto che in Rfi c’è chi segnala i rischi per la sicurezza e viene richiamato e sanzionato.

Appuntamento assolutamente da non perdere per gli amanti della cronaca e dell’attualità, un focus sugli ultimi casi opachi del nostro quotidiano, inchieste ben fatte e ben condotte che ci guidano alla scoperta di particolari non ancora conosciuti dalle testate giornalistiche, un programma che ci porterà a capire meglio la realtà che ci circonda, i suoi lati meno luminosi

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